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UDC: a metà mese raccolta firme per fine libera circolazione CH-UE

Albert Roesti. KEYSTONE/ENNIO LEANZA sda-ats

(Keystone-ATS) L’Unione democratica di centro (UDC) a metà mese intende iniziare a raccogliere firme per l’iniziativa popolare “per una immigrazione moderata”, che mira a porre fine alla libera circolazione delle persone tra Svizzera e stati membri dell’Unione Europea.

Lo ha detto il presidente del partito Albert Rösti ieri sera alla trasmissione “10 vor 10” della tv svizzero tedesca SRF, precisando che la Cancelleria federale ha ritenuto valido il testo dell’iniziativa dei democentristi, elaborato assieme all’Azione per una Svizzera neutrale e indipendente (ASNI).

L’iniziativa detta “di limitazione” prevede che la Svizzera regoli in modo autonomo la sua immigrazione e che non possa essere concluso nessun nuovo accordo internazionale che conceda la libertà di entrare in Svizzera a cittadini stranieri. Gli accordi internazionali esistenti e altri impegni non devono essere in contrasto con questi due principi.

Il Consiglio federale avrà un anno di tempo per negoziare la fine della libera circolazione delle persone. Se non sarà possibile trovare una soluzione, gli accordi Bilaterali I, che contengono quello sulla libera circolazione, dovrebbero essere denunciati nel mese che segue, in base alla cosiddetta “clausola ghigliottina”. Quest’ultima prevede infatti che se uno degli accordi conclusi fra la Confederazione e l’UE dovesse essere rescisso, anche gli altri sei verrebbero annullati.

Il consigliere nazionale Albert Rösti Rösti ha detto alla tv che l’immigrazione in Svizzera deve essere limitata e che la legge di applicazione della prima iniziativa dell’UDC “contro l’immigrazione di massa”, accolta il 9 febbraio 2014, non risponde fedelmente alla volontà popolare. Con questa seconda iniziativa il Consiglio federale non potrà evitare una messa in opera più consona.

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