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UDC: campagna iniziativa senza presidente? Rösti non vuole interim

Al momento sembra che non tutti cantino in coro. KEYSTONE/GIAN EHRENZELLER sda-ats

(Keystone-ATS) L’UDC potrebbe ritrovarsi senza comandante nella battaglia sull’iniziativa per un’immigrazione moderata. A causa del coronavirus la tenuta dell’assemblea dei delegati del 28 marzo è in forse e il presidente dimissionario Albert Rösti non vuole garantire l’interim.

In seno agli organi di partito si sta facendo strada lo scenario di un annullamento dell’appuntamento, riferisce Le Matin Dimanche. L’assemblea successiva, chiamata a rinnovare il vertice, si terrebbe solo in agosto.

Ma Rösti, che in dicembre ha annunciato la sua partenza questa primavera, non vuole cambiare i piani. “Un presidente che ha rassegnato le dimissioni, ma che rimane al suo posto è un’anatra azzoppata”, afferma in dichiarazioni riportate dal domenicale. “Fosse stato per qualche settimana avrei accettato, ma fino ad agosto è escluso”.

Il consigliere nazionale bernese, alla testa dei democentristi dall’aprile 2016, non ha paura di lasciare l’UDC orfana di una guida, in vista della votazione del 17 maggio. “Al contrario, è una questione di credibilità per il partito: durante questo periodo cruciale l’UDC deve essere gestita dalla persone che rimangono, non da quelle che sono sul piede di partenza”.

Rösti fa presente che il partito può contare su tre vicepresidenti “competenti”, cui spetterà di prendere in mano la situazione: Magdalena Martullo-Blocher (GR), Céline Amaudruz (GE) e Marco Chiesa (TI). Secondo il domenicale l’ex consigliere federale Christoph Blocher avrebbe cercato a più riprese di convincere Rösti ad assumere l’interim; questi avrebbe però rifiutato.

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