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UDC: leggi svizzere devono primeggiare su diritto internazionale

(Keystone-ATS) Ciò che decide il popolo è legge e ogni tentativo di annacquare il diritto interno appellandosi al diritto internazionale o estero va combattuto. Questo lo scopo che di prefigge il progetto di iniziativa popolare presentato oggi dall’UDC che potrebbe sfociare anche nella denuncia della Convenzione europea dei diritti dell’uomo. I principi del diritto internazionale imperativo (genocidio, tortura, ecc.) vengono salvaguardati.

Il via libera alla raccolta delle firme, ha dichiarato il vicepresidente dei democentristi Christoph Blocher, avverrà solo dopo che i delegati si saranno espressi sul testo il 24 di ottobre prossimo. Il sì appare scontato.

Sotto accusa sono finiti non sono solo il Consiglio federale e alcuni professori che difendono la precedenza del diritto internazionale su quello interno, ma anche il parlamento che si rifiuta di “applicare l’iniziativa sul rinvio degli stranieri criminali e pensa addirittura di dichiarare parzialmente non valida l’iniziativa di attuazione”, ha sottolineato Blocher.

Il progetto di articolo costituzionale prevede che il legislatore debba adeguare il diritto internazionali al diritto costituzionale qualora vi siano delle contraddizioni tra questi due ambiti. Se tale nodo non potesse essere sciolto, si andrebbe verso la denuncia pura e semplice degli impegni internazionali, compresa la Convenzione europea dei diritti dell’Uomo.

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