UDC: PS e Verdi spingono la Svizzera alla rovina finanziaria
(Keystone-ATS) La “politica irresponsabile” del PS, dei Verdi e degli esponenti di sinistra degli altri partiti spingono la Svizzera alla rovina. È quanto deplora l’UDC.
Il principale partito svizzero dice di “assumersi le sue responsabilità” e chiede “un rapido ritorno a una politica finanziaria di destra” che ha dato prova di efficacia in passato.
La situazione delle finanze federali è drammatica in seguito alla crisi del coronavirus, scrive l’Unione democratica di centro in una nota odierna. Secondo i democentristi, il costo delle misure prese dal Consiglio federale per attenuare gli effetti della pandemia di Covid-19 ammontano a oltre 72 miliardi di franchi, ovvero più della totalità delle spese della Confederazione nel 2019.
Tuttavia, anziché ridurre le spese in ambiti non critici per rispondere a questo indebitamento record, il nuovo Parlamento federale uscito dalle “elezioni climatiche” del 2019 “continua a sperperare i soldi che i contribuenti hanno guadagnato con fatica”, critica l’UDC.
“Durante la sessione straordinaria di maggio e la recente sessione estiva, PS, Verdi e parlamentari di sinistra di altri partiti hanno aumentato i crediti proposti dal Consiglio federale per distribuire ancor più soldi alla loro clientela politica”, dichiara il presidente del gruppo parlamentare democentrista Thomas Aeschi (ZG) citato nel comunicato. A suo avviso, “centinaia di milioni di franchi dei contribuenti serviranno a sovvenzionare asili nido, cultura, media e a finanziare regali distribuiti senza condizioni all’estero”.
L’UDC chiede pertanto al Consiglio federale di preparare un vasto programma di riforme e una moratoria sui compiti e le spese statali.