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Ulster: libro accusa Adams essere mandante omicidi in anni ’70

(Keystone-ATS) LONDRA – Gerry Adams, presidente del Sinn Fein, principale partito repubblicano dell’Ulster, viene accusato in un libro di essere stato il mandante di due omicidi compiuti dall’Ira negli anni Settanta.
Le accuse, già respinte dal Sinn Fein, sono contenute in ‘Voices from the grave’ (‘Voci dalla tomba’), scritto dal giornalista Ed Moloney, che esce questa settimana e viene oggi citato dall’Independent. Si basano sulle testimonianze di un comandante dell’Ira a Belfast, Brandan Hughes, morto qualche anno fa.
Uno dei casi in cui viene coinvolto Adams è quello di Jean McConville, una madre di dieci figli che scomparve nel 1972: Hughes dice di aver confermato il sospetto che la donna fosse un’informatrice dell’esercito britannico. L’Ira negò per anni ogni coinvolgimento nella vicenda e il corpo di McConville sarebbe stato trovato solo 30 anni dopo. Secondo Hughes, Adams ordinò quell’omicidio, e anche quello di un prigioniero del carcere di Maze a Belfast, Paul Crawford, la cui morte nel 1973 fu considerata suicidio.
“Queste accuse non sono nuove – ha detto un portavoce del Sinn Fein – Gerry le ha sempre respinte. Negli ultimi anni della sua vita Brendan Hughes era molto malato e si è espresso pubblicamente contro la strategia dei repubblicani”. Secondo quanto ricorda l’Independent, Hughes e Adams erano molto uniti nell’impegno politico nei primi anni Settanta; tra i due ci fu poi una frattura, che avrebbe portato a un’aspra separazione tra Hughes e Sinn Fein, e in particolare con Adams.
Le interviste usate da Moloney furono raccolte nel 2001 e 2002 dal Boston College, che intervistò molti repubblicani e unionisti che erano attivi durante gli scontri tra le comunità (noti come the troubles),e che parlarono a condizione che le loro dichiarazioni fossero rese pubbliche solo dopo la loro morte.

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