Rispondendo all'appello di associazioni ebraiche, più di 100.000 persone, in rappresentanza sia della maggioranza che dell'opposizione, hanno manifestato oggi a Budapest davanti alla sede del parlamento per protestare contro i rigurgiti neonazisti e contro l'istigazione all'odio razzista e antisemita, dopo l'ultima provocazione del partito estremista xenofobo Jobbik, che alcuni giorni fa ha chiesto al governo di stilare una lista degli ebrei che pongono "un rischio per la sicurezza nazionale".

Al grande raduno hanno partecipato manifestanti provenienti da ogni angolo del Paese, con bandiere tricolori e scritte quali 'Mai più fascismò, 'No all'odio razzistà. È la prima volta che oratori della maggioranza conservatrice di governo (Fidesz) e dell'opposizione di sinistra e centrista hanno parlato sullo stesso podio, condannando insieme l'antisemitismo e dando vita ad un nuovo Movimento antinazista (Nem).

"È giunto il momento di dire basta", ha detto Antal Rogan, capogruppo parlamentare del partito al governo Fidesz. "Vogliamo un Paese senza odio e paura, una solidarietà democratica", ha affermato da parte sua Gordon Bajnai, ex premier e leader del movimento Insieme-2014. Mentre Attila Mesterhazy, presidente del partito socialista, maggiore forza di opposizione, ha chiesto di dare seguito anche in Parlamento all'unità antinazista emersa con la dimostrazione di oggi.

Alla manifestazione di Budapest erano presenti molti personaggi noti, intellettuali, attori, cantanti, scrittori, giornalisti, nonchè gli ambasciatori in Ungheria di Stati Uniti e Israele, molti con la stella gialla sul petto, il segno distintivo degli ebrei sulla base delle vecchie leggi razziali.