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Unia: accolto di misura contratto nazionale settore costruzioni

(Keystone-ATS) Dopo una lunga e animata discussione i delegati del sindacato Unia hanno accolto oggi a Olten (SO) il nuovo Contratto nazionale mantello per il settore principale dell’edilizia. È stato aspramente criticato il debole aumento salariale previsto per quest’anno.

Sugli 88 delegati giunti oggi da tutta la Svizzera nella cittadina solettese, 46 hanno votato “sì”, 33 si sono opposti e undici si sono astenuti. Il nuovo contratto collettivo migliorerà il salario da tutta la Svizzera in caso di malattia e garantirà più protezione contro il licenziamento di lavoratori anziani o con un mandato sindacale, ha indicato oggi Unia in un comunicato.

I contrari hanno stigmatizzato in particolare il debole aumento delle paghe per il 2012. A loro avviso, è “incomprensibile” in questo periodo di buona congiuntura per l’edilizia.

Secondo il nuovo contratto tutti i salari minimi aumentano di un punto percentuale. I lavoratori inoltre otterranno una progressione dello stipendio dell’1%, suddiviso in una componente generale e una individuale, entrambe dello 0,5%.

Il testo non regola certi aspetti (dumping salariale, perdite di guadagno in caso di intemperie) su cui i negoziati proseguono, precisa Unia.

Il conflitto sociale nel settore dell’edilizia è terminato ieri quando i partner sociali hanno trovato un accordo sul nuovo Contratto nazionale mantello valido fino alla fine del 2015. Il testo dovrebbe entrare in vigore il primo aprile, mettendo fine ad un vuoto contrattuale che sarà durato tre mesi.

Il testo sarà sottoposto per approvazione alla Società svizzera degli impresari costruttori (SSIC) e al sindacato Syna il prossimo 28 marzo. Il contratto collettivo riguarda circa 100’000 lavoratori della costruzione, che attendevano lo sblocco della situazione dal due novembre, data in cui i negoziati per il contratto nazionale si erano ufficialmente arenati.

Visto il vuoto contrattuale, nelle ultime settimane si sono stipulati diversi accordi a livello cantonale. È il caso di Ticino, Vallese e Ginevra, dove i sindacati hanno ottenuto un aumento salariale dell’1%, con effetto retroattivo al primo gennaio. In questi tre cantoni è stato convenuto che gli accordi transitori decadranno nel caso di accettazione di un accordo nazionale.

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