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Unione sindacale accusa, BNS si è piegata al volere delle banche

La federazione sindacale punta il dito contro la BNS. KEYSTONE/ANTHONY ANEX sda-ats

(Keystone-ATS) La Banca nazionale svizzera (BNS) si mostra debole e piegata al volere delle banche: lo sostiene l’Unione sindacale svizzera (USS), che critica le decisioni odierne dell’istituto guidato da Thomas Jordan e auspica misure risolute contro il franco forte.

“Il franco è tuttora fortemente sopravvalutato”, afferma la centrale sindacale in un comunicato. Considerato che si stanno offuscando le prospettive congiunturali per l’industria d’esportazione è ancora più necessario intervenire contro il rafforzamento della valuta elvetica. “La BNS deve impegnarsi in modo offensivo per un corso del franco adeguato”, sostiene l’USS.

Secondo la federazione sindacale la decisione odierna di allentare gli interessi negativi per le banche – aumentando la soglia sotto la quale non vanno pagati, nei conti giro che esse detengono presso la BNS – “è un ulteriore segnale di debolezza”. Così facendo infatti l’istituto “segnala che è pronto a cambiare la sua politica monetaria se aumenta la pressione da parte della piazza finanziaria”. In tal modo però secondo l’USS viene indebolita l’efficacia dei tassi negativi.

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