ZURIGO - L'azione di protesta di studenti dell'università di Zurigo ieri sera è giunta a una svolta: i dimostranti hanno accettato di abbandonare il più grande auditorio dell'ateneo, occupato da quasi due settimane. Negli scorsi giorni manifestazioni analoghe si sono concluse nelle università della Svizzera tedesca e sono invece state avviate in Romandia. L'agitazione studentesca elvetica di queste settimane si iscrive in un movimento europeo, avviato in Germania e Austria.
L'occupazione e le proteste hanno avuto un "successo strepitoso", indica il movimento dell'ateneo zurighese "Unsere Uni" (la nostra uni) in una nota diffusa ieri sera. A suo avviso, la notevole mobilitazione studentesca e il grosso impatto sull'opinione pubblica hanno rivelato "l'urgente necessità" di una discussione sulla politica della formazione.
Il grande auditorio dell'università di Zurigo era occupato dal 17 novembre. Gli studenti che hanno aderito all'azione intendono denunciare le misure di risparmio nella formazione e il previsto massiccio aumento delle tasse per frequentare l'università voluti dal cantone, ma anche le conseguenze della riforma di Bologna.