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Usa: economia sopra attese, Pil quarto trimestre +1%

(Keystone-ATS) L’economia americana cresce più delle attese. A sorpresa il Pil del quarto trimestre viene rivisto al rialzo, dal +0,7% a +1,0%, lasciando bene sperare per il 2016.

E aumentando allo stesso tempo la pressione sulla Fed, che dovrà stabilire come districarsi fra un’economia americana in salute in un contesto di rallentamento globale e con le maggiori banche centrali che hanno intrapreso o potrebbero intraprendere a breve la strada dei tassi negativi.

Il dato sopra le attese del Pil spinge Wall Street, che apre positiva e attende l’esito del G20, augurandosi in una nuova spinta alla crescita. Positive anche le borse europee, sulla scia delle indiscrezioni per nuovi stimoli alla crescita. Piazza Affari è maglia rosa d’Europa, chiudendo in aumento del 2,2%.

La fotografia scattata dal Dipartimento del Commercio soddisfa la Casa Bianca, che sprona però a fare di più a fronte dell’incertezza e della frenata mondiale che trattengono l’economia statunitense. “Una più debole crescita all’estero ha pesato nel quarto trimestre”, servono “politiche per aprire le nostre esportazioni a nuovi mercati, promuovendo una forte domanda interna. C’è ancora del lavoro da fare” afferma l’amministrazione Obama, impegnata a promuovere in Congresso accordi commerciali per far sbarcare il “Made in Usa” su nuovi mercati e aumentare il salario minimo a sostegno della domanda interna.

Il dato sul Pil nel quarto trimestre arriva a pochi giorni dal settimo compleanno del maxi piano di stimolo da 800 miliardi di dollari varato da Barak Obama nel 2009, un mese dopo l’insediamento. Una manovra per scongiurare una nuova Grande Depressione e che consentito all’economia americana “non solo di uscire dalla crisi, ma di emergere più forte di prima”. Secondo le analisi del Consiglio dei consulenti economici della Casa Bianca, il piano di Obama ha favorito la creazione di milioni di posti di lavoro, spingendo la crescita: nel 2010 il Pil è stato del 2,4% più alto di quanto non lo sarebbe stato senza. In Europa – afferma Obama – hanno adottato misure di “tagli, tagli” e il tasso di disoccupazione in molti paesi è ancora a doppia cifra. Gli Stati Uniti “fanno meglio in tutti” i punti di vista, mette in evidenza Obama, precisando che i “giorni migliori per gli Stati Uniti sono davanti a noi”, ma “non dobbiamo compiacersi” e “dobbiamo lavorare insieme”.

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