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Usa: famiglia Jackson perde causa miliardaria contro Aeg

(Keystone-ATS) La famiglia Jackson ha perso la causa miliardaria contro i promoter dell’ultimo tour di Michael Jackson. Dopo cinque mesi di dibattito e tre giorni in camera di consiglio la giuria al processo civile contro Aeg per la morte di Michael ha stabilito che i promoter della serie di concerti mai realizzata ‘This is It’ hanno assunto Conrad Murray come medico personale del cantante, ma che Murray non era incompetente a esercitare la professione. A lanciare l’azione legale erano stati la madre e i tre figli di Michael: la loro tesi era che, assumendo e supervisionando Murray, il dottore che aveva somministrato al cantante la dose fatale di anestetico mentre provava per i 50 concerti in programma a Londra, Aeg si era resa corresponsabile della sua morte.

I concerti, con un potenziale tour mondiale a seguire, avevano registrato il tutto esaurito in prevendita. Se la giuria avesse ritenuto colpevole Aeg, l’agenzia avrebbe dovuto sborsare agli eredi di Jackson una somma miliardaria.

La famiglia aveva chiesto alla giuria di accordare 85 milioni di dollari a ciascun figlio del cantante e altri 35 milioni alla madre, più 1,5 miliardi di dollari in perdite economiche.

Nel corso del processo i legali dei Jackson avevano fatto ai giurati il ritratto di una agenzia di entertainment fredda e calcolatrice che non si era accorta di quanto Murray fosse disperato finanziariamente e poi aveva spinto il medico a tenere Michael in piedi per i concerti anche se il cantante era in quel periodo fragile di salute e paralizzato dalla paura.

Tra i testimoni, il primogenito di Michael, Prince, aveva evocato le parole del padre durante la loro ultima conversazione: “Mi uccideranno”. Aeg aveva tentato di rivoltare la frittata asserendo che era stato Jackson ad assumere Murray e che il cantante era un tossicodipendente all’ultimo stadio che aveva già chiesto anestetici per dormire durante tour precedenti.

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