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USA: Obama, andare in fondo a scandalo GM; Barra vara primi cambi

(Keystone-ATS) Mary Barra ancora sotto torchio in Congresso: per la seconda giornata consecutiva, l’amministratrice delegata di General Motors torna in aula per rispondere dei maxi-richiami della casa automobilistica e dei ritardi con cui sono stati effettuati, che hanno causato vittime. Ribadisce che l’indagine interna sarà approfondita: “ci vorranno 45-60 giorni” per capire cosa non abbia funzionato. Intanto le prime riforme sono già partite: i vertici saranno maggiormente coinvolti nel processo dei richiami. È necessario “arrivare fino in fondo” e capire cosa sia successo, afferma il presidente americano Barack Obama.

Ma ancora una volta Barra non sembra scalfire l’ostilità dei senatori americani, che la incalzano e chiedono risposte, puntando il dito contro una cultura di “occultamento”, con gli ingegneri di Gm che sapevano ma hanno ingannato, e sulle possibili azioni penali che la casa di Detroit potrebbe trovarsi ad affrontare.

Il nodo è la bancarotta, processo durante il quale la società è stata divisa in due: la nuova Gm, quella attuale, e la vecchia Gm, quella rimasta in bancarotta con gli ‘asset’ cattivi quali gli impianti chiusi e le responsabilità e pendenze legali per gli incidenti avvenuti prima del 2009.

Le indagini in corso, anche quelle da parte delle autorità americane, puntano ad accertare se Gm sapesse del difetto quando è entrata in bancarotta e abbai mentito commettendo frode. Il difetto risale a oltre un decennio fa, come ammesso da Barra precisando di non sapere come mai ci sia voluto così tanto tempo per i richiami.

Barra si impegna, davanti al Senato, a cambiare sia “le persone sia il processo” dei richiami e della sicurezza, come dimostrano gli appena istituti incontri mensili di Barra con il vice presidente mondiale per la sicurezza.

Apparentemente soddisfatto di come si sia mossa Gm è Obama, in queste ore in Michigan, lo stato casa di Gm. Ma invita a non mollare la presa: è necessario andare “fino in fondo per capire cosa è realmente successo e cosa può essere fatto per prevenire simili tragedie nel futuro”.

Promuove Barra ma boccia, augurando la pena di morte, i “criminali” che all’interno all’interno di Gm hanno deciso, in modo premeditato, di uccidere vite umane per soli 10 dollari: “Hanno effettuato un’analisi costi-benefici e concluso che rimborsare le famiglie delle vittime sarebbe stato meno costoso che installare nelle auto un componente il cui prezzo è di 10 dollari”.

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