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Usa: sparatoria Los Angeles: stampa, killer non è morto

(Keystone-ATS) Contrariamente a quanto riferito da diverse fonti, tra cui Los Angeles Times e Nbc News, l’uomo che ieri ha aperto il fuoco con un fucile automatico all’aeroporto internazionale di Los Angeles, identificato come Paul Ciancia, non è stato ucciso nello scontro a fuoco con gli agenti della sicurezza alla scalo, ma è rimasto ferito in maniera critica, riferisce lo stesso Los Angeles Times.

Secondo quanto riferito da diversi media americani, Paul Ciancia – 23 anni – aveva inviato un sms alla famiglia in cui diceva di volersi suicidare. Il giovane, dato inizialmente per morto, è stato colpito più volte al torace dai poliziotti nella sparatoria, ma è sopravvissuto anche se è tuttora ricoverato in gravi condizioni.

L’episodio è avvenuto ieri mattina allo scalo di Los Angeles, uno dei più trafficati al mondo. In base alle prime indagini, Ciancia è entrato nel Terminal armato di un fucile d’assalto nascosto in una borsa a tracolla cercando proprio gli agenti della Transportation Security Administration (TSA) e a chiunque incontrava chiedeva: “sei un agente della Tsa?”. Il primo intercettato, Gerardo Hernandez, 39 anni, è stato colpito a morte dal giovane che poi ha ferito altri due agenti della Tsa prima di essere bloccato.

Alcune fonti riferiscono che il killer aveva addosso alcuni biglietti in cui esprimeva rabbia non solo genericamente contro il governo americano, ma anche – in particolare – contro la stessa Tsa.

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