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USA: spari in basi militari Tennessee, 4 marines uccisi

(Keystone-ATS) Quattro marines uccisi in due basi militari, una poco distante dall’altra, a Chattanooga in Tennessee. L’autore è un cittadino americano, originario del Kuwait, Mohammed Youssef Abdulaziz, 24 anni, morto a sua volta.

Il presidente americano Barack Obama, nel presentare le condoglianze alle vittime delle famiglie, assicura un”indagine a tutto campo” per capire cosa sia accaduto. E informa che il Pentagono è al lavoro per assicurarsi che tutte le basi siano “in allerta e vigili” mentre si cerca di far luce sui particolari dell’incidente. L’uomo avrebbe agito da solo, riferisce Obama ammettendo che mancano molti dettagli all’appello.

Secondo l’FBI è ancora prematuro speculare sulle motivazione che hanno spinto l’uomo ad agire, cercando di rassicurare sulle indiscrezioni che vedono la mano dell’Isis dietro l’attacco.

Il centro antiterrorismo americano, citando i risultati preliminari delle indagini, afferma che non ci sarebbe apparentemente alcun legame con il terrorismo nelle sparatorie nelle basi militari a Chattanooga, e che l’autore non era nel radar delle autorità Usa.

Intanto l’account Isis su Twitter celebra le sparatorie di Chattanooga, posta immagini e minacce. Ma non avanza nessuna rivendicazione ufficiale, riferisce Rita Kratz, direttrice di Site.

Abdulazeez ha aperto il fuoco poco prima delle 11 del mattino giungendo nel parcheggio del centro militare a bordo presumibilmente della sua auto. Si tratterebbe di una Ford Mustang color argento secondo alcuni, o di una BMW secondo altri. La sparatoria è durata circa 30 minuti.

Poi più niente, solo il terrore che, una volta lanciato l’allarme, ha pervaso tutta la zona: messaggi di allerta sono scattati nel vicino campus universitario, misure di sicurezza sono scattate nel centro commerciale nelle vicinanze, e almeno 16 persone si sono barricate in un ristorante seguendo gli sviluppi della vicenda in tv.

A guidare le indagini è l’FBI, affiancata dalle autorità locali. A caldo il procuratore Bill Killian ha definito l’incidente un atto di “terrorismo domestico”. Più tardi è però arrivata la precisazione con l’obiettivo di non scatenare il panico: le indagini sono in corso per stabilire la natura del crimine. E questo perché alcuni si chiedono se si sia trattato di un atto premeditato. Ci si chiede il motivo che possa aver spinto a un gesto così violento. E il perché dell’obiettivo, ovvero un centro di reclutamento militare: alcuni ipotizzano che l’autore a sua volta abbia indossato in passato la divisa.

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