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Usa 2016: Palin è tornata, show al fianco di Trump

(Keystone-ATS) “È tornata!”. I media americani salutano così la discesa in campo di Sarah Palin al fianco dell’aspirante candidato repubblicano alla Casa Bianca, Donald Trump.

E di fronte a una coppia così effervescente, così anticonformista, sognano una campagna elettorale finalmente più frizzante e meno sonnacchiosa. Scossa finora solo da qualche uscita sopra le righe del vulcanico miliardario newyorchese.

Un piccolo assaggio si è già avuto sul palco di Ames, in Iowa, dove l’incontenibile ex governatrice dell’Alaska è stata protagonista di un vero e proprio show, all’altezza di quella fama che nel 2008 la fece conoscere in tutto il mondo. Allora correva per la vicepresidenza, candidata dal senatore John McCain. Oggi spera che il suo sostegno a Trump possa essere ricambiato, soprattutto in caso di vittoria. Lui ha spiegato che di un eventuale ‘ticket’ non si è ancora parlato, ma già promette di affidare a Sarah un ruolo di primo piano nella sua amministrazione.

“Siete pronti – ha arringato Sarah – per un Commander in chief che ama il suo Paese e che non chiede scusa per il suo Paese? Che lascia fare ai suoi guerrieri il loro lavoro e prende l’Isis a calci nel culo?”: persino Trump al suo fianco appare stupefatto da tanta sfacciataggine e da un linguaggio così colorito. Ma quel che conta per lui è l’effetto che la Palin può avere sui sondaggi, attirando dalla sua parte quell’elettorato ultraconservatore che finora è stato freddo, se non scettico, nei confronti del magnate newyorchese.

A partire dai militanti del movimento antitasse dei Tea Party e da quello degli evangelici. E i primi effetti del ritorno della Palin sulla scena politica che conta si potrebbero avere già il primo febbraio, quando con i caucus (le assemblee) dell’Iowa partirà la stagione delle primarie. Un appuntamento al quale Trump arriva dovendo fare i conti con la concorrenza del senatore texano Ted Cruz.

L’obiettivo è strappare proprio a Cruz una parte dell’elettorato più a destra. E per aiutare Trump nelle ultime ore è scesa in campo anche Aissa Wayne, figlia del mitico John Wayne, nato in Iowa: “Abbiamo bisogno di qualcuno che ha capacità di leadership e coraggio come mio padre”. Peccato che a rovinare la festa della Palin c’è stato l’arresto di Track, il figlio più grande. L’accusa è di violenze domestiche contro la fidanzata. L’avrebbe picchiata e minacciata con un fucile d’assalto AR-15: “Pensavo mi volesse sparare”, ha raccontato la ragazza.

Intanto in campo democratico cattive notizie per Hillary Clinton: l’ultimo sondaggio nel New Hampshire, lo Stato dove si voterà per le primarie il 9 febbraio, vede il senatore Bernie Sanders staccarla di ben 27 punti con il 60% delle preferenze. Un brutto colpo per la Clinton che deve fare ancora i conti con l’incubo dello scandalo delle e-mail. Alcune di quelle contenute sul suo server privato, quando era segretario di stato, sarebbero state super ‘top secret’. In contrasto con quanto lei ha sempre raccontato.

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