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Usa-Laos: Clinton a Vientiane tra passato e futuro

(Keystone-ATS) Hillary Clinton ha compiuto oggi una visita a Vientiane che è durata poche ore, ma che è stata carica di significati, per il passato e per il futuro, e che la stampa Usa non esita a definire “storica”.

Il passato, con la sua eredità di milioni di bombe disseminate sul Laos negli anni della guerra “segreta” combattuta dagli Usa assieme al conflitto in Vietnam è apparso in maniera drammatica agli occhi del segretario di Stato in un centro dove si realizzano protesi per le vittime di ordigni esplosivi: Qui è stata accolta da un uomo, Phongsavath Sonilya, che ha avuto le mani amputate e ha perso la vista a causa di una cluster bomb americana, esplosa tre anni fa.

Molti giornali ricordano oggi che tra il 1964 e il 1973 gli aerei americani sganciarono sul Laos due milioni di tonnellate di bombe; più di quante ne sganciarono durante la seconda guerra mondiale su Germania e Giappone messi insieme. Almeno 270 mila tonnellate di quegli ordigni erano cluster bomb, le micidiali ‘bombe a grappolo’, e si calcola che un terzo di esse siano rimaste inesplose: Ancora oggi, a 40 anni di distanza, rappresentano un pericolo micidiale per la popolazione.

“Qui in Laos il passato è sempre con noi”, ha commentato la Clinton, primo segretario di Stato Usa a visitare Vientiane da 57 anni. Però ora, dopo decenni di relazioni tra Washington e Vientiane quantomeno fredde, ora è anche il momento di guardare al futuro.

Il governo comunista del Laos è strettamente alleato della Cina. Così come lo sono gran parte dei Paesi della regione del Sud-Est asiatico, dove l’amministrazione Obama vuole avere una maggiore penetrazione, anche per contrastare la sempre più vasta influenza economica, politica e militare che vi esercita Pechino.

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