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Valanghe: non basta gridare per provocarle, studio istituto Davos

(Keystone-ATS) Mai gridare, quando ci si trova su un pendio innevato, perché si rischia di provocare il distacco di una valanga: quella che per molti escursionisti rappresenta una sorta di regola dettata da un sano buon senso e tramandata dalla tradizione non è altro che un mito, secondo uno studio dell’Istituto federale per lo studio della neve e delle valanghe (SNV).

La credenza che le slavine possano essere scatenate dai rumori è ben radicata ed è presente già nei libri specializzati degli anni ’30. Presso il SNV il tema è oggetto spesso di domande, da parte di giornalisti o di privati, cosicché l’istituto ha deciso di vederci chiaro una volta per tutte, ha spiegato Jürg Schweizer confermando una notizia diffusa dal quotidiano friburghese “La Liberté”.

Lo stesso Schweizer e un suo collaboratore, Benjamin Reuter, hanno quindi avviato una ricerca approfondita per paragonare l’impatto di differenti fonti sonore su un manto nevoso instabile. I calcoli mostrano che l’onda sonora provocata da grida umane non supera un valore di circa 2 pascal: molto poco, visto che per scatenare una valanga è necessaria una pressione di almeno 200-500 pascal.

Anche il rumore di un elicottero che atterra non è sufficiente: i pascal salgono in questo caso solo fino a 10. È invece possibile che la neve si metta in movimento quando il velivolo tocca il manto bianco o come conseguenza della pressione dell’aria spostata dal rotore.

Un aereo in partenza provoca con il rumore, a una distanza di circa 60 metri, circa 20 pascal: dieci volte in meno del necessario per un distacco. La questione si fa più critica nel caso di un sorvolo di un jet supersonico: secondo una ricerca francese il bang provocato dal superamento del suono sopra le montagne genera 200-500 pascal ancora 900 metri sotto il velivolo, vale a dire esattamente la soglia critica. E in effetti quando il rischio di slavine è elevato l’aeronautica militare elvetica rinuncia ai voli supersonici, precisa Schweizer.

Conclusione: il pericolo maggiore è rappresentato dal peso degli escursionisti, con o senza gli sci: quando attraversano un pendio innevato provocano pressioni comprese fra 200 e 1200 pascal, è stato calcolato dallo stesso Schweizer in uno studio precedente. Si raggiungono quindi valori vicini a quelli misurati durante un distacco artificiale con uso di esplosivi, vale a dire 1500 pascal.

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