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Vallese: 10 anni di prigione a uomo per 46 coltellate a moglie

Un vallesano è stato condannato a 10 anni di prigione da scontare per aver inferto 46 coltellate alla moglie (foto simbolica) /AP/THOMAS KIENZLE sda-ats

(Keystone-ATS) Il tribunale distrettuale di Sierre (VS) ha condannato a 10 anni di prigione da scontare un vallesano che nel 2015 aveva inferto 46 coltellate alla moglie.

La Corte lo ha riconosciuto colpevole di omicidio intenzionale, ma non di assassinio come richiesto dal ministero pubblico.

La Corte ha preso le distanze dall’opinione dei primi esperti che ritenevano l’uomo, oggi sessantenne, irresponsabile al momento del passaggio all’atto. Ha invece tenuto in considerazione il secondo rapporto della perizia, secondo il quale l’accusato aveva una mediamente scemata responsabilità il giorno dell’omicidio.

Nella sua sentenza, il tribunale ha anche considerato “l’estrema gravità degli atti”. L’accusa di assassinio avanzata dal ministero pubblico è stata invece scartata dal momento che non vi era premeditazione. Il verdetto corrisponde alla richiesta dell’avvocato dei due figli della coppia.

Durante l’audizione da parte della presidente Florence Troillet, il padre di famiglia si era nuovamente scusato scoppiando in lacrime. L’imputato ha detto di aver chiesto perdono ai suoi figli. “Per tutta la vita non mi pentirò mai abbastanza per quello che ho fatto”, ha detto.

L’atmosfera nella quale si è svolta la tragedia ha anche influenzato il verdetto: la coppia era in difficoltà da tempo. La moglie aveva espresso il desiderio di tornare nel suo paese d’origine con i due figli. L’accusato, descritto come “narcisista ed egocentrico” dalla procuratrice Catherine de Rothen, “aveva la tendenza a non mostrare affetto e tenerezza nei confronti della sua metà”.

Dei dieci anni di prigione inflitti all’uomo, quattro anni e mezzo li ha già scontati in detenzione preventiva a Sion. Il vallesano è stato anche condannato a una pena pecuniaria di 10 aliquote giornaliere di 10 franchi per infrazione alla legge federale sulle armi per l’acquisizione e possesso di un coltello a serramanico, quello del crimine.

In prigione il vallesano dovrà sottoporsi a una terapia. Da quando è stato incarcerato l’uomo ha già avuto una settantina di sedute di psicoterapia.

I fatti erano avvenuti il 16 giugno 2015 al domicilio della famiglia. Allo scopo di porre fine a una violenta lite l’uomo aveva inferto 46 coltellate alla donna, in particolare al cuore e al collo.

Dopo aver chiamato i soccorsi, l’uomo aveva tentato di suicidarsi, tagliandosi le vene e infliggendosi 13 colpi di coltello.

L’avocato del condannato, che aveva chiesto una pena non superiore ai quattro anni e mezzo, potrebbe ora fare appello al tribunale cantonale.

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