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Vallese: respinto salario minimo cantonale

(Keystone-ATS) L’introduzione di un salario minimo almeno a livello cantonale non è stata accettata oggi in Vallese: con una maggioranza dell’80,7%, i votanti hanno bocciato un’iniziativa in questo senso. Gli ospiti delle case per anziani, dal canto loro, dovranno contribuire in maggior misura alle spese di cura: la proposta è stata approvata con il 62,3% dei voti.

La sinistra proponeva l’introduzione di un salario minimo di 3’500 franchi mensili, più la tredicesima, per tutti i lavoratori del cantone. Deroghe erano previste per i settori in difficoltà economica retti da un contratto collettivo di lavoro.

I vallesani hanno invece approvato la legge cantonale sulle cure di lunga durata, contestata con un referendum promosso dalla sinistra e dagli ambienti sindacali dell’Alto Vallese, dove è stata riunita la stragrande maggioranza delle firme.

Era contestata – particolarmente nel Vallese tedescofono – una disposizione che impone agli ospiti delle case per anziani di contribuire maggiormente alle spese di cura, in funzione del loro patrimonio. A partire da una sostanza netta imponibile di 100’000 franchi il contributo che i pensionati verseranno di tasca propria sarà del 5%. Il tasso sale progressivamente fino al 20% per le persone il cui patrimonio supera i 500’000 franchi.

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