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VD: chiesti 18 anni per uxoricida

(Keystone-ATS) Il Ministero pubblico vodese ha chiesto oggi 18 anni di reclusione nei riguardi dell’uomo accusato di aver strangolato la moglie nell’ottobre 2012 a Assens (VD) e di aver poi seppellito il corpo della 36enne in un bosco per far credere alla sua scomparsa.

“Sono l’unico colpevole, l’unico responsabile”, ha dichiarato l’imputato, rivolgendosi ai famigliari della vittima.

Secondo la pubblica accusa, l’uomo ha agito con il disprezzo per la vita altrui che caratterizza un assassino. Ha premeditato il suo gesto e “calcolato tutto”: la sera del dramma era andato a dormire da amici ma era rincasato nel corso della notte “per discutere con la moglie”, con la quale i rapporti erano da tempo tesi.

Quando lei ha risposto che era ormai “troppo tardi” e che aveva l’intenzione di divorziare, l’uomo “ha perso qualsiasi controllo e l’ha strangolata”. Il 46enne era poi tornato a dormire dagli amici, lasciando solo il figlio di 3 mesi. Il bimbo era stato ritrovato dieci ore dopo dalla sorella della vittima.

Ieri, il 46enne – che lavorava nell’amministrazione della città di Losanna – ha dichiarato di non aver sopportato la presenza, definita “invadente”, della famiglia rumena della moglie, in particolare della sorella gemella. Oggi, l’uomo ha spiegato di essersi lasciato trascinare “in una spirale d’introversione”, che gli ha impedito di comprendere e di dialogare con la moglie.

L’uomo e la sua vittima si erano incontrati un anno prima del dramma su un sito di incontri. Dopo essersi sposati, i loro rapporti erano rapidamente declinati. Alle tensioni di coppia – ha spiegato ieri l’imputato – si erano aggiunti tensioni sul lavoro e i pianti notturni del figlio. La sentenza sarà resa nota venerdì.

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