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VD: fermato a fine luglio 17enne sospettato di sostenere jihadismo

Militanti islamici: molti sono i giovani che partono per aderire al movimento. KEYSTONE/EPA/MOHAMMED SABER sda-ats

(Keystone-ATS) Un 17enne vodese è stato fermato a fine luglio perché sospettato di “partecipazione a un’organizzazione criminale legata al movimento jihadista”.

La notizia, diffusa oggi dal settimanale romando “Le Matin Dimanche”, è stata confermata all’ats dalla portavoce della polizia cantonale Olivia Cutruzzolà.

Mentre proseguono le indagini nei suoi confronti, il ragazzo – che stando alla portavoce “sta per diventare maggiorenne” – “è in detenzione preventiva sotto la responsabilità del tribunale dei minori”. Si tratta di un caso inedito: finora infatti a condurre le inchieste nei confronti di altri presunti jihadisti elvetici sono stati gli specialisti della task force ad hoc del Ministero pubblico della Confederazione a Berna.

Secondo il domenicale, il ragazzo – cittadino svizzero domiciliato ai piedi del Giura vodese – si sarebbe di recente recato almeno una volta in Turchia. Già noto per piccoli reati, il giovane si sarebbe radicalizzato di recente. Avrebbe frequentato – stando a informazioni attendibili in possesso del settimanale – “la Moschea Petit-Saconnex a Ginevra” come altri due presunti jihadisti romandi fermati in Svizzera negli ultimi mesi.

Uno è un 29enne ginevrino con la doppia nazionalità svizzera e tunisina arrestato martedì 9 agosto all’aeroporto di Zurigo su un volo proveniente dalla Turchia perché “turista della jihad”. L’altro è un ginevrino di 21 anni fermato sempre allo scalo zurighese mentre anch’egli rientrava dalla Turchia. Quest’ultimo è sospettato di avere legami con un’organizzazione terroristica islamica. I tre – secondo il domenicale – “avevano avuto contatti tra loro”.

Stando agli ultimi dati pubblicati dal Servizio delle attività informative della Confederazione (SIC), le persone partite fino al luglio di quest’anno dalla Svizzera verso zone di conflitto con possibili finalità jihadiste sono 77. Il SIC parla di 13 rientri in Svizzera, 10 dei quali confermati, e di 21 decessi, 14 dei quali certificati.

I prossimi dati verranno diffusi alla fine di questa settimana o, al più tardi, all’inizio della prossima.

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