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Venezia: vince il Sud America

(Keystone-ATS) In questa edizione la 72/ma della Mostra d’Arte Cinematografica il Leone d’Oro va all’opera prima del venezuelano Lorenzo Vigas dal titolo DESDE ALLA, mentre il Leone d’Argento a EL CLAN dell’argentino Pablo Trapero.

Il Gran Premio della Giuria lo ottiene un film in stop-motion come ANOMALISA mentre le Coppe Volpi vanno a Fabrice Luchini per L’HERMINE e, quella femminile, a Valeria Golino protagonista di PER AMORE VOSTRO.

Al primo e al secondo posto insomma due film sudamericani straordinari, tra i più belli della mostra, che tolgono ogni sospetto sul peso nel giudizio del presidente messicano Cuaron.

DESDE ALLA non solo si avvale di due interpreti straordinari, Alfredo Castro e il giovane esordiente (Luis Silva), ma anche di una bella storia. Di scena il rapporto, omosessuale, paterno e manipolatorio tra Armando, uomo meticoloso che vive diviso tra lavoro, statuette di ceramica e omosessualità latente, e Elder adolescente violento da lui adescato per strada.

Dopo iniziali scontri con il ragazzo, nasce apparentemente un rapporto padre-figlio. Ma dietro la vita di entrambi ci sono segreti che devono inevitabilmente esplodere.

Per l’argentino EL CLAN, Leone d’argento, ci troviamo invece nell’orrore in famiglia. In un nucleo familiare, padre e madre e quattro figli, a cui non si nasconde troppo quello che accade. Fosse anche, come accade, di rapire qualcuno e chiuderlo poi nella cantina urlante.

Il film è tratto dalla storia vera della famiglia Puccio e ambientato negli ultimi anni della dittatura militare argentina, poco prima del ritorno alla democrazia. Motore di tutto Arquimedes il patriarca, che guida e pianifica le operazioni grazie alla copertura del regime. Un uomo capace di aiutare nei compiti i figli e, subito dopo, sparare alla nuca un ostaggio.

Coraggio poi da parte della giuria nel premiare ANOMALISA film d’animazione stop-motion di Charlie Kaufman e Duke Johnson. Protagonista un “oratore motivazionale” di nome Michael che, mentre sprona gli altri svuota inevitabilmente se stesso. Solo, in un albergo, lontano dalla famiglia, cerca di trovare un’occasionale compagnia per la notte. Dopo un tentativo fallito incontra Lisa. E con lei nudità e sesso in stop-motion.

Fabrice Luchini incassa invece la Coppa Volpi maschile per il suo ruolo di inossidabile giudice capace di amore in L’HERMINE di Christian Vincent (che ottiene anche il premio per la migliore sceneggiatura). Infine anche il premio speciale della giuria va a un film difficile come quello turco, ovvero FRENZY di Emin Alper. Attentati, bombe e sospetti in una Turchia distotica dove il sospetto e la paura colpisce tutti.

Bene ovviamente l’Italia con la vittoria di Valeria Golino per la sua interpretazione di Anna, donna in bianco e nero, piena di rinunce nel film PER AMOR VOSTRO di Giuseppe Gaudino (l’anno scorso aveva vinto la Roarwacher per Hungry Hearts e nell”86 la stessa Golino con il film di Citto Maselli, STORIA D’AMORE).

Grandi sconfitti di questa edizione: FRANCOFONIA di Alexander Sokurov (tutti lo davano vincente); THE DANISH GIRL (chissà, vincerà qualche Oscar come BIRDMAN) e RABIN, THE LAST DAY di Gitai documentario sull’attentato e sulla morte di Rabin.

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