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Verdi: pianificare meglio le città per migliorare qualità di vita

(Keystone-ATS) Per proteggere il paesaggio occorre pianificare le città in maniera più attenta, puntando sulla qualità della vita e l’ambiente. In occasione della Giornata internazionale della Terra, i Verdi hanno presentato oggi a Berna una serie di proposte per lottare contro lo stress dovuto alla densificazione urbana (Dichtesstress). Parte di esse saranno oggetto di mozioni o postulati nel corso della prossima sessione delle Camere federali.

“Il governo non presta sufficiente attenzione alla volontà popolare”, ha affermato in conferenza stampa la copresidente del partito, Adèle Thorens, facendo riferimento alle soluzioni elaborate dall’esecutivo per l’applicazione dell’iniziativa Weber sulle residenze secondarie e della Legge federale sulla pianificazione del territorio (LPT). Il pericolo, ha ammonito la consigliera nazionale vodese, è che alla fine in votazione la popolazione scelga l’opzione della chiusura.

Appoggiandosi sullo scenario di una Svizzera popolata da 11 milioni di abitanti, la Confederazione incoraggia i comuni a pianificare importanti superfici edificabili, invece di sostenere altre soluzioni, ha da parte sua fatto notare il consigliere nazionale bernese Alec von Graffenried.

Deve essere elaborata una politica di pianificazione “credibile”, ha rilevato Thorens, che imponga per esempio ai villaggi di differenziare in modo più chiaro le zone edificabili e che li costringa a valutare le possibilità di densificazione prima di costruire su aree agricole.

“È possibile densificare semplicemente ottimizzando gli stabili già esistenti, oppure incoraggiando con sussidi la rivalorizzazione di immobili obsoleti, come già avviene nei cantoni di San Gallo e Zurigo”, ha spiegato la copresidente. Il partito difende inoltre la costruzione di alloggi modulabili, che si adeguano in funzione dell’avanzare dell’età di chi li abita. “La Svizzera potrebbe diventare pioniera in materia”.

Secondo gli ecologisti la densificazione non deve avvenire a scapito della qualità della vita e ogni progetto deve essere accompagnato da uno sviluppo di aree verdi. Il poco spazio a disposizione impone inoltre, secondo il partito, una riduzione della mobilità, in particolare motorizzata. “Le auto devono cedere il posto agli alloggi e agli spazi pubblici, in modo che risultino rafforzati anche i legami sociali fra gli abitanti”, ha sottolineato Thorens, prima di lasciare spazio a una serie di esempi concreti.

“Città come Zurigo e Basilea devono fare i conti con una crescita della popolazione attorno all’1% ogni anno”, ha ricordato Guy Morin, consigliere di Stato di Basilea Città. “Ciò significa che sulle rive del Reno ogni anno sono necessari 4000-5000 nuovi appartamenti”, ha spiegato, evidenziando le potenzialità del lavoro di pianificazione effettuato assieme agli investitori e soffermandosi sull’esempio di sviluppo del quartiere di Dreispitz.

La municipale di Renens (VD) Tinetta Maystre ha dal canto suo posto l’accento sugli importanti risultati ottenuti nell’ovest dell’agglomerato di Losanna e sull’importanza del lavoro effettuato assieme alla popolazione. La riqualifica della piazza di Renens, il progetto di una nova linea di tram e altri interventi non hanno solo ottenuto importanti riconoscimenti, ma “hanno coinvolto in prima persona gli abitanti”.

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