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Visions du Réel: premio principale a film di sei ore

(Keystone-ATS) La 46esima edizione del Festival del film documentario Visions du Réel, in programma fino a domani a Nyon (VD), ha assegnato il premio principale, dotato di 20’000 franchi, a “Homeland (Iraq Year Zero)” di Abbas Fahdel, un film di sei ore.

Erano in competizione 166 filmati da 54 paesi. Alla manifestazione sono giunti 35’000 spettatori, a fronte dei 34’000 dell’anno precedente.

La pellicola di Abbas Fahdel, che non si sa se arriverà mai nelle sale cinematografiche, è “un’opera fondamentale per avere una chiave di comprensione della storia e del presente del Medio Oriente”, ha detto il direttore della manifestazione, Luciano Berisone. Il lungo filmato che ha vinto il “sesterzo d’oro” mostra una famiglia irachena prima e dopo le operazioni militari degli Stati Uniti nel 2003.

Il “sesterzo d’argento”, premio di 10’000 franchi, è andato alla coproduzione siro-libanese “Coma” di Sara Fattahi.

Dal canto suo “Imagine Waking Up Tomorrow And Music Has Disappeared” di Stefan Schwietert è stato ritenuto il miglior film svizzero di tutte le categorie e premiato con 15’000 franchi .

“Une jeunesse allemande” di Jean-Gabriel Périot ha ricevuto una distinzione da 10’000 franchi quale lungometraggio svizzero più innovatore. Una menzione speciale è andata anche a “Horizons” di Eileen Hofer e “Totally Lies” di Robin Mognetti.

Visions du Réel, alla 25esima edizione con la denominazione attuale – attribuisce i premi sotto forma di sesterzi d’oro e d’argento, in ricordo alle origini romane della cittadina ospite della manifestazione.

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