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VS: successo per “Hodler, Monet, Munch” a Fondazione Gianadda

Il dipinto "Impressione, levar del sole" sda-ats

(Keystone-ATS) Grande successo dell’esposizione “Hodler, Monet, Munch – Peindre l’impossible” alla Fondazione Gianadda di Martigny (VS): dal 4 febbraio all’11 giugno è stata visitata da 100’000 persone, ossia circa 800 al giorno.

Tra i dipinti più significativi esposti “Impression, Soleil levant” (Impressione, levar del sole) opera di Monet, da cui deriva il termine stesso di “impressionismo”. Era la prima volta che il quadro – normalmente a Parigi – arrivava in un’esposizione Svizzera, precisa oggi la stessa fondazione. Ed era anche la prima volta che un’esposizione riuniva i tre artisti: lo svizzero Ferdinand Hodler (1853-1918), il francese Claude Monet (1840-1926) e il norvegese Edvard Munch (1863-1944), che non appartengono alle stesse correnti creative e non si sono mai incontrati.

Da venerdì prossimo la fondazione presenta oltre un centinaio di opere di un altro impressionista, Paul Cézanne (1839-1906), all’insegna di “Cézanne, le Chant de la Terre”. In mostra anche una settantina di foto di pittori, scultori e altri artisti scattate da Henri Cartier-Bresson (1908-2004).

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