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Vulcano Islanda: in Svizzera si torna a volare

(Keystone-ATS) BERNA – Spazio aereo nuovamente aperto in Svizzera anche se l’attività degli scali è stata ridotta e numerosi voli sono stati cancellati. Al contempo il traffico ferroviario internazionale, messo a dura prova nei giorni scorsi, ha registrato un calo delle richieste avviandosi gradatamente alla normalità. Intanto l’Ufficio federale dell’aviazione civile (UFAC), che ha autorizzato la ripresa dei voli, resta vigile e non esclude che possano essere decise deroghe al divieto dei voli notturni per la stabilizzazione del traffico aereo.
Dopo l’esito positivo dei quattro test di volo effettuati ieri pomeriggio “lo spazio aereo elvetico è stato riaperto alle 8:00 di questa mattina”, ha dichiarato oggi in una conferenza stampa a Berna il direttore dell’UFAC Peter Müller. La prudenza resta d’obbligo e i velivoli che arrivano in Svizzera sono sistematicamente esaminati al loro atterraggio, ha detto Müller. Questi ha assicurato che la chiusura dello spazio aereo svizzero decretato venerdì scorso era giustificato e che nessuna richiesta di risarcimento è stata inoltrata.
Il traffico aereo è intanto lentamente ripreso: all’aeroporto di Zurigo-Kloten poco dopo le 8:00 è decollato un primo velivolo e alle 8:56 è atterrato un aereo proveniente da Dresda. Ma affinché lo scalo torni alla normalità occorrerà probabilmente ancora “qualche giorno”, ha detto all’ATS Jasmin Bodmer, portavoce dello scalo. Fino a quel momento potrebbe anche essere sporadicamente possibile volare durante il regolare divieto notturno che si estende dalle 0:00 alle 6:00, ha aggiunto. L’allentamento di tali restrizioni è stato ventilato dallo stesso direttore dell’UFAC per favorire la normalizzazione dei collegamenti dopo diversi giorni di paralisi completa.
Intanto per alcune merci vigono particolari condizioni: fino a giovedì non saranno infatti presi in consegna merci pericolose, prodotti da frigorifero, bare, animali e prodotti freschi, ha comunicato lo stesso scalo.
All’Aeroporto internazionale di Ginevra (AIG), dove verso le 8:30 un apparecchio vuoto è partito per andare a prendere passeggeri in un altro scalo, “il traffico ha rappresentato il 20% di una giornata normale”, ha detto il portavoce Bertrand Stämpfli. La compagnia a prezzi bassi easyJet, che rappresenta un terzo del traffico allo scalo di Cointrin, ha deciso di mantenere a terra i suoi aerei fino a domani. Per quanto riguarda i passeggeri, l’informazione è circolata bene, ha dichiarato Stämpfli: i viaggiatori non si sono precipitati all’alba a Cointrin, ma si sono prima rivolti alle loro compagnie aeree.
Poco dopo le 9:00, con un’ora di ritardo rispetto al previsto, il primo apparecchio ha lasciato l’aeroporto di Basilea Mulhouse, in seguito all’autorizzazione data dalle autorità francesi dell’aviazione civile. Anche la portavoce dell’EuroAirport prevede che il ritorno a un ritmo normale avverrà tra “qualche giorno”.
I voli sono ripresi anche ad Agno e a Belp: dallo scalo ticinese il primo velivolo è partito alle 8:15, diretto a Ginevra. Dall’aeroporto bernese il primo apparecchio è decollato alle 8:20 con destinazione Monaco. Per ora il collegamento Berna-Parigi non è stato ristabilito in quanto Air France non ha ancora effettuato voli. “Speriamo che da domani potremo volare con destinazione Parigi”, ha detto all’ATS il vicedirettore dello scalo Martin Leibundgut.
Intanto anche la situazione del traffico ferroviario si sta gradualmente normalizzando. Le richieste di biglietti per l’estero sono calate rispetto a ieri, ha detto all’ATS il portavoce delle Ferrovie federali svizzere (FFS), nonostante l’affluenza continui a essere al di sopra del normale. I collegamenti con la Germania, l’Italia e la Francia sono stati rafforzati.
La ripresa dei voli in Svizzera ha indotto anche le agenzie di viaggio a intervenire per rimpatriare i loro clienti bloccati all’estero. Alcuni viaggiatori hanno dovuto rientrare in pullman, altri si sono visti proporre un itinerario di volo modificato. Kuoni prevede il ritorno di 700 clienti entro domani e Hotelplan di almeno 900.
Una buona notizia per la Svizzera è giunta a fine giornata dai meteorologhi: la nube di cenere nei cieli elvetici presto scomparirà, ha detto Patrick Hächler di MeteoSvizzera, e per il momento non c’è da aspettarsi l’arrivo di una nuova nuvola.

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