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Vulcano Islanda: quarto giorno di blocco traffico aereo

(Keystone-ATS) BRUXELLES – Il blocco del trasporto aereo in gran parte dell’Europa è arrivato al quarto giorno consecutivo e alcune compagnie (Klm, Lufthansa, Air France) hanno deciso di effettuare voli di prova senza passeggeri per verificare se le condizioni atmosferiche possono consentire la ripresa dei collegamenti. Anche le autorità italiane avrebbero autorizzato un volo di prova.
Nella mattinata tutti o quasi i paesi dell’Europa centro-settentrionale hanno comunque annunciato il prolungamento della chiusura del loro spazio aereo fino alle 20.00 di questa sera se non direttamente fino a domani.
Anche la Francia, a causa del movimento della nube di cenere vulcanica proveniente dal’Islanda, ha deciso oggi di chiudere tutti gli aeroporti del paese. E pure la Spagna ha cominciato ad essere coinvolta dall’emergenza: le autorità nazionali hanno deciso di sospendere l’attività in undici scali, tra i quali Bacellona. Resta invece operativo, per il momento, l’aeroporto di Madrid.
Lo stato di emergenza venutosi a creare nel trasporto aereo ha spinto alcune compagnie a effettuare voli “test” per riposizionare i suoi aeromobili in vista di una ripresa delle attività e per verificare le condizioni atmosferiche.
L’olandese Klm ha fatto volare questa mattina un suo Boeing 737 dall’aeroporto Schipol di Amsterdam fino a quello di Düsseldorf, in Germania, dove, secondo un portavoce della compagnia, l’aeromobile è giunto senza danni con un equipaggio di 20 persone a bordo.
Ieri pomeriggio era stata la tedesca Lufthansa ad aver testato le condizioni atmosferiche facendo trasferire una decina di suoi aeroplani da Monaco di Baviera a Francoforte. Gli aerei erano giunti a destinazione volando a bassa quota e senza danni.
Mentre comincia a farsi strada l’ipotesi che le compagnie aeree chiedano all’Unione europea di intervenire in loro aiuto dichiarando una sorta di stato di crisi, c’è chi ha deciso di tentare comunque la sorte: un jet executive proveniente dagli Stati Uniti è riuscito a raggiungere Kiruna, nel Nord della Svezia, passando attraverso un corridoio aereo aperto nel nord della Norvegia.

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