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WEF: per dispositivo di sicurezza spiegati 4000 militi

(Keystone-ATS) Circa 4000 militi parteciperanno al dispositivo di sicurezza terrestre e aereo allestito per il World Economic Forum (WEF) di Davos, al quale assisteranno numerose personalità del mondo politico ed economico. Il costo dell’operazione ammonta a 1,5 milioni di franchi.

La maggioranza dei militi impegnati è costituita da uomini che assolvono i loro corsi di ripetizione, ha indicato oggi a Payerne (VD) il divisionario Jean-Marc Halter. La loro missione consisterà nel sorvegliare l’approvvigionamento in energia e acqua, le linee ferroviarie e le zone di atterraggio degli elicotteri.

Il dispositivo prevede l’allestimento di 18 chilometri di barriere e il ricorso a 1000 sacchi di sabbia. I militi professionisti, dal canto loro, saranno incaricati della protezione delle persone e della sorveglianza degli accessi al forum.

La responsabilità principale del dispositivo di sicurezza del WEF è di competenza della polizia grigionese; l’intervento dell’esercito sul terreno è meramente ausiliario, è stato precisato. La sicurezza dello spazio aereo è invece integralmente di competenza delle Forze aeree, che impiegheranno 11 FA/18 basati a Payerne e svariati PC-7.

Per motivi di sicurezza, lo spazio aereo sopra Davos non potrà essere sorvolato da velivoli civili dal 25 gennaio alle 08:00 fino al 31 gennaio alle 18:00 al più tardi. I velivoli che penetreranno nello spazio protetto saranno intercettati dai caccia dell’esercito. Nel 2010 sono stati registrati tre incidenti di questo genere.

La Svizzera sarà assistita nel suo compito dai paesi limitrofi: la Germania e la Francia sosterranno le Forze aeree tramite la trasmissione d’informazioni, mentre l’Austria ha previsto d’impegnare i propri velivoli. Skyguide ha allestito una torre di controllo speciale per regolare il traffico degli elicotteri – sono previsti circa 400 movimenti – che trasporteranno le personalità.

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