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Widmer-Schlumpf, attenzione alla crisi

(Keystone-ATS) Nel corso dell’allocuzione del Primo Agosto a Juf (GR), la presidente della Confederazione Eveline Widmer-Schlumpf ha insistito sui pericoli della crisi dell’eurozona, poiché se l’Europa cede, la Svizzera si troverà a dover lottare da sola.

Il mondo è diventato imprevedibile, in particolare il mondo dell’economia e della finanza. Sarà necessario offrire un’àncora di salvezza a sostegno delle banche e dell’euro ed erigere baluardi contro la crisi. Se gli argini dell’Europa cedono, anche la Svizzera si ritroverà a dover lottare contro il naufragio, ha affermato la consigliera federale nel suo discorso trasmesso da radio e tv.

In particolare, la Widmer-Schlumpf esorta a non ignorare la crisi ma ad affrontarla: “come riuscire, anche nei momenti difficili, a mantenere uno sguardo lungimirante? (…) Di sicuro non distogliendo lo sguardo, ma contribuendo a consolidare gli argini, nel nostro Paese e in Europa. Pensiamo, per esempio, al Fondo monetario internazionale, di cui ci siamo assunti parte degli oneri”. Anche perché “la nostra economia poggia sulla sua grande produttività e, complessivamente, resiste molto bene alla crisi”.

Nuove sfide

La responsabile del Dipartimento federale delle finanze (DFF) ha poi sottolineato i punti di forza della Svizzera: “Sappiamo di vivere in un Paese in cui aleggia lo spirito della libertà, della democrazia e della pace, e di questo siamo riconoscenti”. Sono queste le fondamenta sulle quali abbiamo costruito e continueremo a costruire, anche per far fronte alla pressione odierna e futura, ha aggiunto.

Questi punti di forza dovranno essere utilizzati per affrontare nuove sfide, come quelle legate alla demografia. “La nostra economia dipende dalla manodopera estera, il che costituisce uno dei motivi principali dell’immigrazione avvenuta negli scorsi anni. Nel corso di questa estate la Svizzera raggiungerà per la prima volta la soglia degli otto milioni di abitanti. La crescita demografica ci pone di fronte a grandi sfide, per esempio nell’ambito delle infrastrutture di trasporto, della previdenza sanitaria, nel settore sociale o sul posto di lavoro”.

La presidente della Confederazione sottolinea anche come la scelta del luogo del suo discorso non sia casuale. “Juf è la località più alta d’Europa ad essere abitata tutto l’anno. Da qui la vista spazia lontano: sulla valle, sulle montagne, ma anche al di là della valle e delle montagne. Riusciamo quindi ad avere un’apertura tale da permetterci di prendere le distanze e vedere le connessioni di cui spesso, presi dai nostri problemi quotidiani, perdiamo la visione”.

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