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Yemen: 10 morti a Sanaa, rischio guerra civile

(Keystone-ATS) Almeno dieci persone sono morte oggi nei combattimenti che si sono allargati a nuovi quartieri di Sanaa, la capitale dello Yemen, nei quali anche pacifici manifestanti dell’opposizione sono stati colpiti negli scontri tra fazioni militari e tribali rivali. Lo ga riferito il corrispondente della televisione panaraba Al Jazira. Intanto crescono i timori che la situazione stia precipitando verso un’aperta guerra civile.

Secondo fonti governative e tribali, sei combattenti sono morti in scontri tra militari fedeli al presidente Ali Abdallah Saleh, agli ordini di suo figlio Ahmed, e soldati della Prima divisione corazzata del generale Ali Mohsen al Ahmar, che si è schierato contro il regime, oltre che tra i miliziani di due capi tribali. Il presidente Saleh si trova in convalescenza in Arabia Saudita da tre mesi dopo un attentato subito nel giugno scorso.

Almeno quattro civili, secondo testimoni e fonti mediche, sono invece rimasti uccisi quando si sono trovati in mezzo ai combattimenti tra le due fazioni militari rivali sulla Piazza dell’Università, ribattezzata Piazza del Cambiamento dagli oppositori, dove migliaia di manifestanti sono accampati da mesi. Due donne e un uomo sono stati uccisi da cecchini che sparavano dai tetti. Un altro uomo è morto quando una granata di mortaio è caduta sulla piazza, ferendo altre nove persone e provocando un incendio tra le tende. Il bilancio dei morti sale così ad almeno 95 da quando gli scontri sono ripresi con particolare virulenza, domenica scorsa.

L’inviato dell’Onu, Jamal Ben Omar, ha detto all’agenzia Afp che nel Paese “c’è il rischio che scoppi una guerra civile”.

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