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Yemen: scontri e stato di emergenza

Questo contenuto è stato pubblicato il 18 marzo 2011 - 17:44
(Keystone-ATS)

Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha espresso oggi "ferma condanna" nei confronti delle autorità dello Yemen, e ha invitato il presidente dello Yemen, Ali Abdallah Saleh, "ad ottemperare al suo pubblico impegno di consentire manifestazioni pacifiche".

"I responsabili delle violenze di oggi devono rendere conto" delle loro azioni, ha detto Obama in una dichiarazione resa nota dalla Casa Bianca. "Gli Stati Uniti - ha aggiunto - sono dalla parte dei diritti universali, tra cui quella della libertà di espressione e di assemblea, nonché dalla parte di un cambiamento politico che soddisfi le aspirazioni del popolo dello Yemen".

Intanto il presidente dello Yemen, Ali Abdallah Saleh, ha proclamato lo stato di emergenza nel paese in seguito ai sanguinosi scontri nei quali sono morte oltre 40 persone.

Secondo la tv panaraba Al Arabiya, che cita fonti ospedaliere locali, il bilancio della strage dei manifestanti anti-regime compiuta oggi a Sanaa da non meglio identificati cecchini, è salito a 41 morti.

Secondo le testimonianze, i cecchini erano appostati sui tetti dei palazzi che circondano la centrale piazza dell'Università, dove sono radunati i dimostranti che chiedono la fine del potere del presidente Ali Abdallah Saleh.

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