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ZH: conferenza Consiglio centrale islamico non può tenersi al WTC

Il portavoce del Consiglio centrale islamico della Svizzera Qaasim Illi (foto d'archivio). KEYSTONE/PETER SCHNEIDER sda-ats

(Keystone-ATS) La conferenza sull’islam che il Consiglio centrale islamico della Svizzera (CCIS) intende organizzare il 6 e 7 maggio a Zurigo non potrà tenersi nel luogo inizialmente previsto, il World Trade Center (WTC).

La cassa pensioni BVK, proprietaria dell’edificio, ha deciso di non autorizzare la manifestazione.

La decisione è stata presa dopo un’analisi dettagliata della situazione, ha indicato oggi BVK all’ats confermando quanto pubblicato dal Blick.

Da parte sua, il CCIS ha già fatto sapere di voler organizzare comunque la sua conferenza chiamata “Longing for Peace”. Il Consiglio non è ancora stato ufficialmente informato da BVK, ha affermato all’ats il portavoce Qaasim Illi.

BVK ha affittato le sale conferenza del WTC a una società organizzatrice di eventi. È quest’ultima che ha subaffittato gli spazi al CCIS. “Il contratto è valido, se non sarà rispettato dalla controparte chiederemo una misura giudiziaria superprovvisionale”, ha aggiunto Illi.

In ogni caso, se la conferenza non potrà svolgersi al WTC, ciò non significa che la manifestazione non avrà luogo. “Abbiamo un piano B”, ha precisato Illi.

Tra gli oratori attesi all’evento spicca il koveitiano Mohammed al-Awadhi, da molti considerato un predicatore dell’islam radicale. Ieri, il consigliere di stato zurighese Mario Fehr, responsabile del Dipartimento della sicurezza, ha dichiarato che seguirà da vicino la manifestazione e annunciato di essere in contatto con le autorità federali.

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