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Zurigo: Böögg fa temere brutta estate

(Keystone-ATS) La testa del Böögg, pupazzo gigante imbottito di petardi che simboleggia l’inverno, è esplosa 20 minuti e 39 secondi dopo l’accensione della pira, avvenuta alle 18.00, lasciando prevedere, secondo la credenza popolare, un’estate poco piacevole.

Epilogo col botto anche quest’anno al “Sechseläuten”, la tradizionale festa delle corporazioni cittadine di Zurigo.

Una morte precoce del pupazzo alto tre metri e mezzo preconizza un’estate calda, mentre oltre i 15 minuti le previsioni non sono considerate buone. L’affidabilità di questa credenza è stata però clamorosamente smentita l’anno scorso: il pupazzo era esploso dopo poco più di sette minuti, preannunciando un’estate “favolosa”.

Il sole ha fatto bella mostra di sé per l’intero pomeriggio. A partire dalle 15.00 si è tenuto il consueto corteo accompagnato da carri allegorici al quale hanno preso parte circa 3500 affiliati delle corporazioni e 1500 invitati.

Fra gli ospiti figuravano come ogni anno esponenti della politica, dell’economia, dello sport: fra questi il consigliere federale Ueli Maurer, l’abate di Einsiedeln (SZ) Urban Federer, il comandante delle Guardie svizzere Christoph Graf, diversi esponenti delle antiche corporazioni di Londra e Alessandro Lorenzano, sindaco di San Giuliano Milanese, il comune sul cui territorio si svolse nel 1515 la battaglia di Marignano.

Seguito da decine di migliaia di spettatori, il corteo si è diretto verso la piazza del Sechseläuten, dove il Böögg è stato eretto sopra un ammasso di fascine. Alle 18.00 il fuoco è stato appiccato e i cavalieri hanno iniziato a compiere i loro caroselli intorno al rogo in attesa dell’esplosione.

La partecipazione della corporazione femminile “Gesellschaft zur Fraumünster” alla festa è da anni un tema di discussione che è stato risolto ricorrendo ad un compromesso. La corporazione delle donne, creata 26 anni fa, non è mai stata ammessa nell’associazione delle corporazioni zurighesi, ma per i prossimi otto anni le affiliate potranno prendere parte al corte ufficiale in qualità di ospiti di una corporazione maschile, la “Gesellschaft zur Constaffel”.

Le donne non sono così obbligate, come negli anni passati, a sfilare in un corteo separato. Continuano tuttavia a rimanere escluse dalle serate “conviviali” che si tengono nelle sedi delle 26 corporazioni: queste rimangono tutte riservate ai soli maschi.

La tradizione pluricentenaria del “Sechseläuten” (letteralmente “suonare le sei”) è legata agli scampanii della cattedrale Grossmünster, che segnavano la fine della giornata lavorativa: con l’inizio della primavera si smetteva alle 18.00 invece che alle 17.00. La festa della primavera, menzionata per la prima volta per iscritto nel 1525, viene celebrata nella forma attuale dal XIX secolo.

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