UBS: 100 dossier trasmessi a fisco Francia, clienti informati, NZZ
(Keystone-ATS) Non sarebbero 300 i dossier di clienti UBS sospettati di evasione fiscale inviati nelle scorse settimane a Parigi, ma soltanto cento. I clienti sarebbero stati inoltre tutti informati. Lo sostiene oggi la “Neue Zürcher Zeitung”, smentendo quanto scritto domenica scorsa dalla “SonntagsZeitung”. Il giornale zurighese scrive di averne avuto conferma da “diverse persone fra loro indipendenti”.
Secondo la “NZZ”, all’inizio di quest’anno Parigi ha inviato all’Amministrazione federale delle contribuzioni (AFC) diverse richieste di assistenza fiscale riguardanti in tutto 290 presunti clienti francesi di UBS, sospettati di non aver pagato correttamente le imposte. L’AFC – scrive il quotidiano – ha chiesto alla banca di inviare i dossier a Berna. UBS ha però fatto sapere di aver trovato fra le persone indicate soltanto un centinaio di suoi effettivi clienti nel periodo (non noto) indicato da Parigi. I rispettivi dossier sono stati inviati all’AFC che li ha poi trasmessi alla Francia.
La “NZZ” contraddice la “SonntagsZeitung” anche sull’asserita mancata informazione dei clienti – impedendo così un ricorso – grazie a una nuova procedura attuabile solo dal 1 agosto 2014. Secondo il giornale zurighese, è effettivamente vero che questa procedura, introdotta dalla riveduta legge sull’assistenza amministrativa fiscale, consente di non informare i clienti in casi eccezionali, per esempio se sussiste il pericolo di distruzione delle prove. Stando alla “NZZ”, la suddetta assistenza fiscale è però avvenuta secondo la vecchia procedura e tutti i clienti sono stati informati. Beat Furrer, responsabile della comunicazione dell’AFC ha detto al giornale che non si è ancora fatto uso della nuova procedura non informando i clienti.
Nello stesso senso della “NZZ” va anche l’agenzia economica AWP, alla quale “una fonte vicina al dossier” ha smentito la versione della “SonntagsZeitung”. “Tutte le persone che l’assistenza amministrativa riguardava erano informate”, ha dichiarato la fonte, aggiungendo che una “parte significativa” del dossier non è stato trattato, non essendo stati trovate relazioni di conto bancario con UBS. La banca, interpellata dall’agenzia, non ha voluto commentare.
