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UBS in pole position per il controllo di Enron

Una crisi del tutto inattesa, quella che ha colpito la Enron Keystone Archive

L'UBS ha presentato l'offerta più elevata per la ripresa delle attività di trading sui prodotti energetici del colosso americano.

I risultati dell’asta per il controllo di Enron, la cui bancarotta rischia di trasformarsi in uno scandalo per l’amministrazione di George W. Bush, sono stati annunciati a Manhattan dal giudice fallimentare Arthur J. Gonzales e confermati dal gruppo americano e dalla grande banca svizzera.

L’UBS acquista una partecipazione del 51 per cento alla enrononline.com, la piattaforma Internet che ultimamente gestiva circa il 90 per cento del giro d’affari del gruppo, valutato a 101 miliardi di dollari (settima impresa americana per fatturato). In cambio Enron ha ricevuto una somma non rivelata e una partecipazione del 49 per cento ad una nuova alleanza denominata New Energy Trading Co (Netco).

Secondo il «Wall Street Journal», fra i più importanti creditori della Enron, oggi insolvibile, figurano J.P. Morgan, Citigroup, Deutsche Bank, Credit Suisse First Boston, Royal Bank of Scotland Group Plc e Bank of America. Alcuni di questi istituti sarebbero esposti per cifre vicine al miliardo. Stando a quanto già in precedenza comunicato, l’UBS ha crediti non assicurati nei confronti della Enron per 74,3 milioni di dollari.

Christoph Meier, addetto stampa dell’UBS, ha confermato la notizia all’ats, mentre un comunicato di Enron ha precisato di aver scelto l’offerta di UBS Warburg in accordo col comitato dei creditori.

L’offerta dell’UBS deve sottostare all’accordo del tribunale fallimentare di New York, ha precisato il gruppo di Huston. I dettagli dell’offerta saranno presentati lunedì e il tribunale fallimentare potrà prendere una decisione a partire da giovedì.

Se l’offerta verrà accettata, Enron manterrà una parte dei benefici delle attività e riceverà dei fondi con cui rimborsare parte dei 40 miliardi di dollari di debiti.

swissinfo e agenzie

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