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UBS negli Stati Uniti: vacilla il segreto bancario

"La Svizzera toglie il segreto bancario per ragioni di Stato". Lo afferma il quotidiano "Le Temps", che anticipa una decisione dell'autorità di sorveglianza svizzera. Bocche cucite sinora a Berna, dove il governo si è riunito in seduta straordinaria per discutere della delicata faccenda.

Sull’edizione on line di mercoledì, il quotidiano romando “Le Temps” afferma che l’UBS comunicherà i nomi di 250 clienti alla giustizia americana, grazie all’appoggio delle autorità elvetiche. La decisione riguarda il contenzioso fiscale che oppone Washington all’istituto di credito elvetico.

Secondo le fonti del foglio romando, la grande banca svizzera – che in un primo tempo aveva rifiutato di togliere il segreto bancario per proteggere i propri clienti americani e per non indebolire la piazza finanziaria svizzera – ha deciso di dare seguito alla richiesta.

Come aggirare il segreto bancario

Le autorità elvetiche avrebbero ridefinito la nozione di violazione del segreto bancario per soddisfare la richiesta delle autorità americane.

Se il compito di trasmettere i nomi dei 250 clienti fosse affidato all’entità americana di UBS, non ci sarebbe violazione del segreto bancario, poiché le filiali americane della grande banca non sono sottoposte alle leggi svizzere e quindi al vincolo del segreto bancario.

La pressione americana aumenta

Martedì prossimo il Senato americano ha in programma un’audizione speciale sul caso UBS e venerdì pubblicherà la lista dei testimoni chiamati a fornire spiegazioni sulla vicenda. Ricordiamo che lo scorso mese di luglio, un giudice della Florida aveva chiesto a UBS di rivelare i nomi di 19 mila titolari americani di conti gestiti in Svizzera.

Come mezzo di pressione, gli USA avevano minacciato la banca di privarla della licenza di esercitare su suolo americano. L’Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari (FINMA) avrebbe dunque autorizzato UBS a sospendere il segreto bancario in conformità all’articolo 26 della Legge federale sulle banche.

Questo articolo consente alla FINMA di prendere delle “misure protettrici” se necessario promulgando direttamente delle istruzioni agli organi di una banca.

La decisione dell’autorità federale di vigilanza finanziaria, se dovesse essere confermata dal Consiglio federale (governo), cadrebbe prima della decisione del Tribunale amministrativo federale, al quale hanno fatto ricorso alcuni clienti americani di UBS contro la decisione di comunicare i loro nomi alle autorità americane.

Governo in seduta straordinaria

Sempre secondo “Le Temps” il portavoce della FINMA, Alain Bichsel, non conferma né smentisce queste informazioni, ricordando che le autorità federali di vigilanza continuano la propria inchiesta. Bocche cucite anche da parte di UBS.

Nel frattempo il governo si è in riunito mercoledì sera in seduta straordinaria alla casa Von Wattenwyl a Berna per valutare la delicata questione.

“Il governo ha preso atto che UBS e la FINMA mirano a raggiungere un accordo con le autorità giudiziarie americane,” ha dichiarato al termine della seduta Hans-Rudolf Merz, presidente della Confederazione.

“Il Consiglio federale attende la decisione di UBS e della FINMA e poi si esprimerà”, ha sottolineato il presidente della Confederazione.

Per ora nessuna ricorso al diritto d’urgenza

Il governo non ha inoltre preso alcuna decisione di derogare al segreto bancario in base al diritto d’urgenza, ha precisato Merz.

Per motivi di forza maggiore, come la salvaguardia degli interessi nazionali, il governo può prendere misure urgenti e decidere di derogare al segreto bancario.

Dopo il piano di salvataggio – deciso il 16 ottobre 2008 dal governo e dalla Banca nazionale Svizzera – sarebbe quindi la seconda volta che le autorità federali intervengono in modo decisivo per assicurare la sopravvivenza del più grande istituto bancario elvetico.

Ulteriori informazioni da parte del governo sull’accordo raggiunto da UBS e dalla FINMA sono attese giovedì.

swissinfo e agenzie

Il segreto bancario svizzero garantisce ai clienti delle banche elvetiche la confidenzialità delle informazioni nei confronti dei privati e delle amministrazioni. Analogamente a quanto avviene per i medici rispetto ai loro pazienti, i banchieri sono tenuti a mantenere il segreto sulla situazione finanziaria dei loro clienti.

Il segreto bancario è regolato dalla legge sulle banche (art. 47), che risale al 1934. La violazione del segreto professionale è punita con la detenzione fino a 6 mesi e con multe fino a 50’000 franchi.

Solo in casi eccezionali stabiliti dalla legge (per esempio in relazione ai reati di riciclaggio o terrorismo) il segreto bancario può essere sospeso. L’evasione fiscale non rientra fra queste eccezioni.

Gli articoli 184 e 185 dela Costituzione svizzera danno la facoltà al governo di prendere le decisioni necessarie al momento in cui gli interessi di politica estera del paese o la sicurezza nazionale ed internazionale sono minacciati.

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