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Ucraina: trust Abramovich trasferiti a vigilia guerra, media

Roman Abramovich non è stato colpito da sanzioni degli Usa, dopo che l'Ucraina chiese alla Casa Bianca di risparmiarlo in quanto mediatore di pace ufficioso nei colloqui con Mosca. (Immagine d'archivio del 2015) KEYSTONE/EPA/FACUNDO ARRIZABALAGA sda-ats

(Keystone-ATS) La proprietà di trust contenenti beni per miliardi dollari del magnate russo Roman Abramovich fu trasferita ai suoi figli poco prima che iniziasse l’invasione russa dell’Ucraina. Lo scrive il quotidiano inglese The Guardian citando documenti visti in esclusiva.

Secondo questa carte, dieci trust offshore superriservati di cui l’oligarca era l’unico beneficiario furono modificati in modo che i figli ne risultassero proprietari: il trasferimento avvenne all’inizio di febbraio 2022, tre settimane prima dell’attacco russo a Kiev. In quei giorni la comunità internazionale già minacciava di colpire gli oligarchi legati a Mosca con sanzioni (tra cui il congelamento dei beni), se i russi avessero scatenato la guerra.

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I beni contenuti nei trust includono proprietà immobiliari di lusso, una flotta di superyacht, elicotteri e jet privati.

Le rivelazioni, scrive il giornale, potrebbero porre la questione di sanzioni che colpiscano anche i figli di Abramovich, che ha cittadinanza russa, israeliana e portoghese. Le informazioni sarebbero state ottenute hackerando un provider con sede a Cipro che amministra i trust di Abramovich ed offerte poi in forma anonima a The Guardian.

Abramovich non è stato colpito da sanzioni degli Usa, dopo che l’Ucraina chiese alla Casa Bianca di risparmiarlo in quanto mediatore di pace ufficioso nei colloqui con Mosca.

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