Ultimo triennio da record, più caldo nel mondo dal 1880
(Keystone-ATS) Il triennio appena archiviato è stato per la Terra il più caldo degli ultimi 138 anni.
Anche nel 2017 il termometro ha continuato a salire, e questo sebbene non fosse più presente El Nino, il fenomeno naturale periodico che riscalda le acque del Pacifico tropicale e che è stato in parte responsabile delle temperature da record del 2015 e del 2016.
L’ennesima conferma del riscaldamento globale in atto arriva dai dati raccolti in modo indipendente dalle massime autorità del settore: l’Organizzazione meteorologica mondiale (Omm) delle Nazioni Unite e due agenzie governative americane, la Nasa e la Noaa.
Tutte e tre incoronano il 2016 come anno più caldo dal 1880, cioè da quando c’è disponibilità di dati. Per la Nasa il 2017 si è chiuso con una temperatura 0,90 gradi centigradi sopra la media, battuta solo dal 2016 con 0,99 gradi, con il 2015 terzo a +0,86 gradi. Per la Noaa il 2017, con +0,84 gradi, si è invece piazzato al terzo posto, superato anche dal 2015.
Il risultato, comunque, non cambia. “Il grado di riscaldamento nel corso degli ultimi tre anni è stato eccezionale”, evidenzia l’Omm, secondo cui la temperatura nel 2017 è stata di circa 1,1 gradi centigradi al di sopra del periodo pre-industriale.
All’epoca che precede la rivoluzione industriale guarda l’accordo di Parigi sul clima firmato dai governi mondiali. Per evitare gli effetti più severi del cambiamento climatico, l’aumento delle temperature rispetto a quel periodo deve restare ben al di sotto dei 2 gradi, meglio ancora 1,5 gradi.
Se l’andamento della temperatura a lungo termine “è chiaramente verso l’alto”, il termometro “racconta solo una piccola parte della storia”, osserva il segretario generale dell’Omm, Petteri Taalas. Il 2017 è stato caratterizzato anche da condizioni meteorologiche estreme in molti Paesi in tutto il mondo, non ultimi gli Stati Uniti, che hanno registrato l’anno più costoso in termini di disastri meteorologici e climatici. In Europa il 2017 è stato il quinto anno più caldo.
Commentando i dati, il Wwf chiama all’azione: “Ormai siamo di fronte a colpi di cannone, non più campanelli d’allarme. Sarebbe folle e immorale – avverte – non reagire con una immediata mobilitazione dei governi per imprimere una svolta straordinaria all’azione sul clima”.