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Un' icona compie cent'anni

Anche esteticamente l'ovomaltina si è adattata ai tempi. wander.ch

Da un secolo l’ovomaltina è presente in tutto il mondo e la sua popolarità non accenna a diminuire.

Questo contenuto è stato pubblicato il 13 gennaio 2004 - 16:34

Il successo di questo prodotto tipicamente svizzero è legato all’immagine di salute e dinamismo che ha saputo diffondere e ai pochi ma preziosi ingredienti che lo compongono.

Dallo Zimbabwe al Qatar, dalla Russia all’Ecuador: l’ovomaltina si vende in quasi 100 Paesi. La polvere di malto, delicatamente dolce, da mettere nel latte creata nel 1904 dal dottor Albert Wander, sta registrando un successo senza precedenti.

Ovomaltine, Ovaltine, A Hua Tin

In Cina, l’ovomaltina sta facendo concorrenza al tradizionale tè verde. In Thailandia le vendite dell’ “Ovaltine” - come si chiama l'ovomaltina in Asia, America e Inghilterra - sono in crescente aumento.

“I thailandesi associano l’ovomaltina con un modo di vivere sano e un’alimentazione equilibrata, proprio come il dottor Wander”, spiega a swissinfo Thomas Städeli, dell’agenzia pubblicitaria Advico, Young and Rubicam di Zurigo, autrice di uno studio di mercato sull’ovomaltina.

Il vecchio continente

In Europa il mercato più grande è quello inglese. La Gran Bretagna ha una lunga tradizione a questo proposito: con l’Italia fu infatti il primo Paese, nel 1906, a vendere l’ovomaltina al di fuori della Svizzera.

Inoltre, nel 1913 a Kings Langley venne costruita la prima fabbrica di ovomaltina all’estero.

Un’icona rossocrociata

La sua storia è anche la storia di un successo economico. La Wander ha continuato a vendere la polvere bruna rimanendo sempre fedele alle idee del suo inventore.

La sua composizione, “ideale perché soddisfa il fabbisogno di sostanze nutritive”, come dice il professor Renato Amadò, dell’Istituto di scienze alimentari di Zurigo, non è mai stata modificata, solo adattata ai tempi.

In Svizzera l’ovomaltina è un mito, un marchio che da sempre viene associato al Paese. “È presente in ogni casa, appare da anni nella pubblicità televisiva”, dichiara Thomas Städeli, “generazioni intere sono cresciute con l’ovomaltina”.

Il successo degli ingredienti sani

Il segreto del successo dell’ovomaltina è legato alla sua composizione ed è racchiuso in pochi, preziosi ingredienti: estratto di malto d’orzo, latte e uova.

Nel corso degli anni è venuto ad aggiungersi un pizzico di cacao. Ma sostanzialmente l’ovomaltina si compone ancora oggi esclusivamente di materie prime non raffinate.

“È una bevanda completa, dichiara a swissinfo il professor Amadò, ricca di proteine, vitamine, carboidrati."

La compagna di ogni sportivo

Dalla polvere in scatola da mischiare con il latte durante la prima colazione si è passati alle bustine e alle barrette, ideali per chi è in viaggio o pratica dello sport.

Proprio lo sport in Svizzera è intimamente legato all’immagine dell’ovomaltina. Il prodotto della Wander è stato infatti il primo, nel 1927, ad essere stato messo a disposizione durante una competizione sportiva.

In pratica l’ovomaltina ha inventato lo sponsoring di manifestazioni sportive. “Nel 1967 la Wander ha piazzato come prima ditta svizzera uno spot alla televisione”, dice Alfredo Schilirò, portavoce della Wander.

In Svizzera la pubblicità ha sempre associato l’ovomaltina alla salute, alla vitalità, al dinamismo sportivo.

Di padre in figlio

Verso la metà del 19esimo secolo in Svizzera un bambino su cinque moriva di malnutrizione prima del primo anno di età.

Questo spinse il farmacista Georg Wander, padre dell’inventore dell’ovomaltina, a cercare una soluzione.

La trovò mischiando uova con malto, un prodotto naturale conosciuto come rimedio da più di 2'000 anni.

Nel 1865 Wander fonda a Berna il suo proprio laboratorio. Alla morte del padre, il figlio Albert, farmacista e chimico, cerca di migliorare il prodotto arricchendo l’estratto di malto con altri ingredienti energetici naturali.

Nel 1904 nasce così l’ovomaltina. Da allora gli ingredienti sono sempre gli stessi, in tutti i Paesi. La Wander fa tuttavia qualche eccezione. “In Paesi come il Brasile o l’Italia, con gusti latini, l’ovomaltina ha più zucchero e meno malto”, spiega il portavoce della Wander.

Da Berna all’Inghilterra

Negli ultimi decenni l’ovomaltina ha visto succedersi vari proprietari alla testa della casa madre.

Nel 1967 la ditta Wander viene ripresa dall’allora Sandoz. Dopo la fusione fra la Sandoz e la Ciba la Wander passa, nel 1996, nelle mani della Novartis.

Nel 2002, la Novartis vende la ditta bernese alla britannica Associated British Food. I nuovi padroni mantengono la produzione per l’Europa e la divisione ricerva in Svizzera, nella fabbrica di Neuenegg, nel canton Berna, dove lavorano 300 persone.

swissinfo, Elena Altenburger

Fatti e cifre

L’ovomaltina nasce nel 1904
Il suo inventore è il chimico e farmacista Albert Wander
Ogni anno si bevono più di 3 miliardi di tazze di ovomaltina in tutto il mondo

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In breve

Da 100 anni l’ovomaltina, la polvere bruna leggermente dolce da mettere nel latte, è apprezzata e venduta in tutto il mondo.

Un secolo fa molte persone in Svizzera soffrivano di carenza di vitamine. L’ovomaltina è diventata presto un prezioso ricostituente, la cui composizione ancora oggi è la stessa di 100 anni fa.

L’estratto di malto contenuto in una scatola di ovomaltina di 500 g corrisponde a 12'000 grani d’orzo che contengono preziose sostanze nutritive come il maltosio, vera fonte di energia naturale.

Dal 2002 di proprietà del conglomerato britannico Associated British Food, l’ovomaltina destinata al mercato europeo viene prodotta a Neuenegg, nel canton Berna.

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