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Un’altra voce per difendere le scienze

Le scienze umane ricevono meno sussidi rispetto alle scienze esatte Keystone

Le quattro accademie scientifiche svizzere rafforzano la loro collaborazione per meglio sostenere la ricerca nel settore universitario e privato.

Il mondo politico deve capire la necessità di non tagliare i sussidi alle scienze e all’innovazione, che anzi dovrebbero essere aumentati.

Le quattro accademie scientifiche svizzere rafforzeranno la loro collaborazione. Con questo obiettivo si sono raggruppate venerdì a Berna sotto la denominazione “Accademie svizzere delle scienze”. Presente Charles Kleiber, segretario di Stato per l’educazione e la ricerca.

I quattro enti riunitisi sono l’Accademia svizzera delle scienze naturali (ASSN), l’Accademia svizzera delle scienze umane (ASSM), l’Accademia svizzera delle scienze mediche (ASSM) e l’Accademia svizzera delle scienze tecniche (ASST).

Esse intendono in tal modo meglio utilizzare le sinergie, in particolare in campo etico e nel dialogo con la società, “sforzandosi di non pestare i piedi alle università o al Fondo nazionale di ricerca”, riassume Nadja Birbaumer, collaboratrice scientifica dell’ASSM.

Kleiber si è rallegrato con le accademie per aver fatto questo passo importante, cui potrebbe seguire la costituzione di un’accademia nazionale, alla stregua di quelle esistenti nella maggior parte dei paesi vicini.

La collaborazione tra le quattro accademie non è cosa nuova: 25 anni fa era stato fondato il Consiglio accademico scientifico svizzero (CASS). La cooperazione piuttosto allentata in seno al CASS sarà ora sostituita da una collaborazione centrata su competenze comuni e diretta in modo strategico e omogeneo.

Istituzioni incaricate d’incoraggiare la ricerca

Le quattro accademie scientifiche svolgono una funzione di ponte tra scienza e società: avvicinano il pubblico alle questioni scientifiche, curano la collaborazione con istituzioni estere e organizzazioni internazionali corrispondenti, compiono studi e rilevamenti nel campo scientifico e in quello politico-scientifico e sostengono l’attività di ricerca mediante i servizi ausiliari scientifici.

Le accademie seguono anche progetti scientifici particolari a medio e lungo termine.

Nelle accademie non si fa insegnamento. Dal 1975 la legge ha stabilito che il loro compito è quello di incoraggiare la ricerca, compito che svolgono con sussidi che ritengono troppo modesti.

Per Nadja Birbaumer la creazione di questa nuova associazione non potrà che rafforzare il peso dei paladini della scienza, impegnati in una lotta su tutti i fronti in difesa dei sussidi.

Una lotta ancora più dura per le scienze umane: “Tutti pensano che costiamo di meno”, fa notare.

swissinfo e agenzie

In Svizzera, paese federalista, l’organigramma dei politecnici e delle università è particolarmente complesso.

Le università dipendono dai cantoni, mentre gli istituti politecnici federali sono di dominio dello stato centrale.

Per sostenere la ricerca la Confederazione assegna ogni anno più di 400 milioni di franchi al Fondo nazionale svizzero per la ricerca scientifica e 22 milioni all’insieme delle quattro accademie.

Le accademie sostengono progetti di ricerca, organizzano simposi, pubblicano testi e incoraggiano la comunicazione tra scienza e società.

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