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Un appello per riaffermare il ruolo dello sport

Da sinistra a destra, il presidente svizzero Samuel Schmid, l'ex tennista Boris Becker e Adolf Ogi a Macolin Keystone

La conferenza internazionale di Macolin su sport e sviluppo si è chiusa sottolineando l'importanza dello sport per la salute e l'educazione nel mondo.

L’appuntamento, durato tre giorni, segna la fine dell’anno internazionale dedicato allo sport.

Durante la riunione circa 80 relatori, tra i quali oltre dieci ministri dello sport e diversi atleti, hanno ricordato l’influenza delle attività sportive sull’educazione, sulla diminuzione della criminalità, sulla prevenzione dell’Aids e sulla concretizzazione della pace.

Al termine dei lavori è stata adottata una dichiarazione, battezzata “appello di Macolin all’azione 2005” e letta alla tribuna da due sportivi svizzeri, la ginnasta Sarah Brander e il judoka Sergei Aschwanden.

Il testo chiede la mobilitazione di tutti i protagonisti (governi, organizzazioni sportive, ONG, imprese private e media) per rafforzare il posto dello sport nello sviluppo ed invita gli atleti a fungere da modello di riferimento.

“Un appello”

Gli sportivi devono “rendersi conto del loro ruolo catalizzatore per lo sviluppo dei giovani”, ha dichiarato l’ex campionessa olimpionica marocchina Nawal El Moutawakel.

Da parte sua l’ex campione di tennis Boris Becker ha rammentato il dovere di “restituire per quanto possibile” ciò che lo sport gli ha dato.

La dichiarazione “non è solo un foglio di carta, è un appello”, ha insistito nella cerimonia di chiusura Adolf Ogi, ex consigliere federale e attuale consigliere speciale del segretario generale dell’Onu Kofi Annan per lo sport al servizio dello sviluppo e della pace. “Dobbiamo ripartire con questo spirito di Macolin”, ha aggiunto.

Grandi progetti

Tra i progetti menzionati, il rappresentante del governo russo, l’ex giocatore di hockey Viaceslav Fetisov, ha annunciato la creazione nel suo paese di 1000 centri sportivi, più di 700 palestre, oltre 700 stadi e più di 1400 attrezzature multifunzionali.

Sono state evocate anche le situazioni urgenti. Il direttore del Corpo svizzero di aiuto umanitario (CSA) Toni Frisch ha difeso il ruolo dello sport nella ricostruzione a lungo termine.

La Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC) finanzia in particolare programmi in Iran, nello Sri Lanka e in Indonesia.

Passare all’azione

La conferenza di Macolin segna la fine dell’anno internazionale dello sport, di cui Ogi ha evocato le azioni e i progetti.

L’ex consigliere federale ha dichiarato di essere rimasto scioccato dalla povertà, dall’ingiustizia e dalla fame incontrata durante i suoi viaggi in occasione di conferenze internazionali e incontri sportivi.

“Dobbiamo mettere l’uomo al centro delle attività del 21esimo secolo”, ha sottolineato.

Ogi ha parlato di un bilancio “né eccellente né negativo” e ha aggiunto: “la volontà di fare qualcosa per lo sport e lo sviluppo è manifesta, ma occorre passare all’azione e smetterla con le continue critiche”.

L’ex consigliere federale ha insistito sull’importanza dello “sport per tutti” e si è detto rammaricato della tendenza in Europa a tagliare i budget destinati allo sviluppo.

swissinfo e agenzie

La conferenza di Macolin si è svolta tra il 4 e il 6 dicembre.

Vi hanno partecipato 420 delegati in rappresentanza di 69 paesi.

Il mandato di Adolf Ogi quale consigliere speciale dell’Onu per lo sport al servizio dello sviluppo scadrà alla fine del 2006.

Il governo svizzero contribuisce con 410’000 franchi al finanziamento del mandato di Ogi (per il periodo 2005/06).

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