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Un avvocato per gli animali

In Svizzera vivono 400'000 cani, ma non persone con il compito istituzionale di difendere i loro diritti. PSA

La giustizia dovrebbe punire più severamente chi maltratta le bestie: la Protezione svizzera degli animali lancia un'iniziativa popolare che va in questo senso.

L’iniziativa chiede l’introduzione di un avvocato specializzato, incaricato di difendere i diritti degli animali.

Per migliorare la protezione giuridica degli amici a due e quattro zampe è necessario istituire avvocati cantonali degli animali. A questo scopo la Protezione svizzera degli animali (PSA) ha lanciato giovedì la raccolta di firme per la sua iniziativa popolare. L’associazione ha tempo fino al 31 luglio 2007 per trovare 100’000 sostenitori.

Attualmente – ha dichiarato il presidente della PSA Heinz Lienhard nel corso della conferenza stampa tenutasi a Berna – i procedimenti penali riservano dei diritti solo a chi maltratta gli animali.

Agli animali stessi e alle associazioni per la loro protezione, invece, è negato il diritto di visionare gli atti, di essere rappresentati da un avvocato e di ricorrere contro una sentenza.

Multe insufficienti come deterrente

Lukas Berger, del servizio giuridico della PSA, ha ricordato che negli ultimi anni la pena più spesso pronunciata in caso di maltrattamenti di animali è stata una multa di 500 franchi.

Questa punizione non è affatto proporzionata alle sofferenze subite dagli animali. Ciò è dovuto a mancanza di coraggio nell’attribuzione delle pene, ma anche a scarsità d’impegno durante l’inchiesta.

Stando a Berger, la situazione potrebbe cambiare se vi fosse un avvocato a rappresentare gli interessi dell’animale durante il procedimento.

Alla conferenza stampa della PSA è intervenuta anche Lolita Morena. La presentatrice televisiva ha attaccato la tendenza a sminuire la gravità delle sevizie subite dagli animali e si è detta scandalizzata del fatto che i colpevoli, quando non riescono a farla franca, incorrono solo in multe ridicole.

Iniziativa

La PSA aveva lanciato l’iniziativa «Contro il maltrattamento e per una migliore protezione giuridica degli animali (iniziativa sull’avvocato degli animali)» dopo il ritiro di quella denominata «Per una protezione degli animali al passo con i tempi (Sì alla protezione degli animali!)».

L’associazione spiega la decisione di una nuova raccolta di firme con il fatto che in dicembre, in occasione della revisione della legge federale sulla protezione degli animali, il parlamento ha respinto l’istituzione di avvocati degli animali.

L’obiettivo dell’iniziativa è quello di ancorare a livello costituzionale il concetto di avvocato per la protezione degli animali. Ai cantoni spetterebbe poi la competenza di definire i dettagli riguardanti questa funzione.

swissinfo e agenzie

In Svizzera vivono 17 milioni di animali.
7 milioni di animali domestici.
1,3 milioni di gatti.
400’000 cani.
L’Ufficio federale di veterinaria registra le sentenze pronunciate per maltrattamento d’animali; tra il 1982 e il 2005 sono state 3’500.
La metà riguarda animali d’allevamento, un terzo animali domestici.

L’iniziativa popolare permette di proporre delle modifiche della Costituzione federale ed è uno degli strumenti che caratterizzano la democrazia elvetica. Gli inizianti hanno 18 mesi di tempo per raccogliere le firme di 100’000 persone aventi diritto di voto.

Se ottiene il numero necessario di firme, il testo dell’iniziativa deve essere sottoposto al giudizio dei cittadini. Per essere accolta, necessita di una doppia maggioranza: quella dei votanti e quella dei cantoni.

L’iniziativa può essere una proposta generica o un progetto già elaborato. In quest’ultimo caso non può essere modificata. Le autorità hanno la possibilità di reagire ad un’iniziativa popolare presentando un controprogetto più moderato.

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