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Un francobollo da toccare

Il primo francobollo di questo tipo in Svizzera. SZB

La Posta emette per la prima volta un francobollo per i ciechi, che onora l'impegno centenario dell'Unione centrale svizzera per il bene dei ciechi.

Lo speciale francobollo da 70 centesimi per sensibilizzare sui problemi dei ciechi e degli ipovedenti.

Il «francobollo da toccare», in scrittura Braille, sarà disponibile a partire dal 6 marzo. È stato appositamente creato da Sandra Di Salvo, disegnatrice grafica di Winterthur.

A prima vista sembra un semplice quadratino rosso; solo osservando attentamente si percepisce la cifra «70», che appare sotto lo smalto. In contrasto c’è poi la scritta normale «Helvetia 70».

Il francobollo da toccare dovrebbe sensibilizzare i vedenti sulle problematiche legate alla cecità. Elsa Baxter, capo della sezione filatelica della Posta non esclude che in futuro il Braille possa apparire anche sui francobolli normali, ma per ora è solo un’idea.

Un riconoscimento importante

Così commenta l’iniziativa della Posta Norbert Schmuck dell’Unione centrale svizzera per il bene dei ciechi (UCBC).

“D’altro canto, fa notare Schmuck, la comunicazione per queste persone resta più difficile e complicata rispetto ai vedenti.”

“Per una volta con questo francobollo si rovesciano i ruoli: i ciechi hanno un vantaggio, perché la cifra non si vede a prima vista. Un cieco ci passa sopra un dito e sa subito che si tratta di un francobollo da 70 centesimi.”

Ma i ciechi hanno un altro, se pur minimo vantaggio rispetto ai vedenti: possono infatti spedire lettere e pacchi gratuitamente (fino a 7 chili) e già dal 1905 ! Un servizio che non viene offerto solo in Svizzera, ma che vale praticamente in tutti i paesi del mondo.

Sensibilizzazione

“La sensibilizzazione è sempre un dovere”, dice a swissinfo René Mathys, dell’Associazione svizzera dei ciechi e degli ipovedenti.

Ma più ancora della sensibilizzazione, per Mathys il vero nocciolo della questione è “L’integrazione economico-sociale” delle persone colpite da handicap della vista.

Ma in Svizzera non si fa già abbastanza per i portatori di handicap? “La gente pensa di sì, mentre è proprio il contrario”, commenta Mathys.

“Molti automobilisti non sanno ad esempio che devono dare la precedenza ad un cieco, quando vuole attraversare la strada. Anche la maggior parte degli ascensori non hanno indicazioni appropriate per i non vedenti”.

Spesso non viene inoltre riconosciuto il fatto che i ciechi possono usare molto bene il computer e hanno molte più possibilità di lavoro di quelle che vengono loro offerte.

swissinfo e agenzie

Ogni anno la Posta riceve proposte da parte di organizzazioni che chiedono un francobollo commemorativo. Quest’anno ha deciso di onorare il centenario dell’Unione centrale svizzera per il bene dei ciechi (UCBC) e della Biblioteca svizzera dei ciechi e degli ipovedenti (in tedesco).

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