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Un giovane «verde» che dà tutto per la causa

Bastien Girod (nro. 4) e i suoi compagni di partito protestano contro i metodi della polizia zurighese jungegrüne.ch

L'ecologista Bastien Girod è uno dei più giovani parlamentari svizzeri. Durante il suo percorso politico si è fatto conoscere anche grazie a spettacolari iniziative.

Il neodeputato intende lottare nella sua prima sessione parlamentare contro la violenza e per una società più equa e rispettosa dell’ambiente.

Bastien Girod, 26enne neoeletto in seno alla Camera del popolo (Consiglio nazionale) del parlamento svizzero, non è un personaggio che passa inosservato.

Recentemente, ha infatti proposto di proibire i veicoli fuoristrada altamente inquinanti; il giovane militante ha pure partecipato a un protesta in costume… adamitico contro la polizia zurighese.

Durante l’intervista, Girod mostra di essere ben cosciente dell’importanza dei media in ambito politico.

«Ho potuto apprezzare la collaborazione con gli organi di stampa già nel corso della mia esperienza presso Greenpeace. In seno alla sezione giovanile del partito ecologista, abbiamo poi rapidamente capito quale genere di evento è necessario per attirare l’attenzione dei giornalisti», afferma il deputato, attualmente dottorando in ambito climatico al Politecnico federale di Zurigo.

Rappresentare i giovani

In parlamento Girod è intenzionato a rappresentare i giovani, cercando nel contempo di tradurre in azioni politiche concrete le conoscenze scientifiche in merito ai temi che gli stanno a cuore, segnatamente il riscaldamento globale e l’energia nucleare.

«Vi sono due neoparlamentari ancora più giovani di me, ma fanno parte di schieramenti politici conservatori che non hanno una visione realmente progressista. Incombe quindi a me la responsabilità di parlare a nome di quella generazione che sarà ancora viva tra cinquant’anni», sottolinea Girod.

Cercare il dialogo

Il giovane ecologista si ritiene una persona di aperte vedute e sufficientemente pragmatico per cercare il dialogo e stringere alleanze al di là delle divisioni partitiche. «Non mi risulta difficile – assicura – sedermi a un tavolo con persone di orizzonti politici diversi e discutere delle rispettive idee. Sono inoltre fiducioso, poiché ritengo che le nuove generazioni siano maggiormente sensibili alle tematiche ambientali».

Girod nutre tuttavia qualche perplessità in merito alle possibilità di cooperazione con i membri dell’Unione democratica di centro (destra nazional-conservatrice). A suo parere, essi sfruttano vecchi cavalli di battaglia dando loro semplicemente un’apparenza più rispettabile.

Combattere ingiustizia e violenza

Un’altra tematica a cui Girod attribuisce particolare importanza è quella del crescente divario, in Svizzera e nel resto del mondo, tra ricchezza e povertà; egli desidera inoltre agire attivamente contro l’aumento della violenza nella Confederazione, soprattutto quella giovanile .

«Sono pacifista, ma so di non vivere in un mondo pacifico, basti pensare alla minaccia costituita dal terrorismo». Ciononostante – a suo parere – l’esercito elvetico nella sua forma attuale è sorpassato, e le misure repressive non sono l’unica via percorribile per combattere la violenza.

Tutto è possibile

Girod dà prova di modestia quando gli viene chiesto di esprimersi in merito alle sue ambizioni di carriera. «Attualmente, non vi è nulla di definito. Devo prima valutare quello che riuscirò a fare in parlamento, in quale direzione si svilupperà la Svizzera e come avanzerò nel mio lavoro. In ogni caso, sarebbe molto affascinante poter ricoprire una carica in un governo locale o cantonale: ciò permette di influenzare maggiormente il dibattito politico e di introdurre cambiamenti».

Il combattivo neoeletto sa già cosa fare se l’attività parlamentare dovesse rivelarsi troppo frustrante: «Non esiterei a portare in piazza le mie rivendicazioni».

swissinfo, Urs Geiser
(traduzione e adattamento, Andrea Clementi)

Bastien Girod, originario della città bilingue di Bienne, è il terzo più giovane neoeletto in seno al parlamento svizzero. Il 26enne, oltre ad avere collaborato con Greenpeace, ha contribuito allo sviluppo della sezione giovanile dei Verdi. Nel 2006 è stato eletto nel parlamento cittadino a Zurigo.

Girod è ricercatore in ambito climatico e sta attualmente svolgendo un dottorato di ricerca presso il Politecnico federale di Zurigo.

La sua attività politica è stata contraddistinta, tra l’altro, dall’iniziativa lanciata nel 2004 contro i veicoli fuoristrada altamente inquinanti e dalla protesta contro i metodi d’interrogatorio della polizia zurighese.

Composizione dell’Assemblea federale (Consiglio nazionale e Consiglio degli Stati) nel 2007. Tra parentesi, il numero di seggi dopo le elezioni del 2007.

Unione democratica di centro: 69 (63)
Partito socialista: 52 (61)
Partito liberale radicale: 43 (50)
Partito popolare democratico: 46 (43)
Partito ecologista svizzero: 22 (13)
Verdi liberali: 4 (1)
Partito liberale: 4 (4)
Partito evangelico: 2 (3)
Partito del lavoro: 1 (2)
Unione democratica federale: 1 (2)
Lega dei Ticinesi: 1 (1)
Partito cristiano-sociale: 1 (1)

Dal 3 al 21 dicembre è in programma la prima sessione della 48esima legislatura. Fra gli appuntamenti più importanti, che attendono i 246 nuovi parlamentari, figura l’elezione dei membri del governo e la scelta del nuovo cancelliere federale. L’elezione è prevista il 12 dicembre.

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