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Un’idea che ha radici lontane

Uno dei 600 appezzamenti per giardini familiari esistenti a Berna swissinfo.ch

Gli orti familiari sono apparsi in Europa verso la metà del XIX secolo, in concomitanza con lo sviluppo industriale e l'urbanizzazione.

La loro funzione era economica e morale: contribuiva all’alimentazione dei più poveri e combatteva l’ozio, padre di tutti i vizi.

I primi appezzamenti di terra destinati alle famiglie furono creati verso la metà del 1800 a Lipsia, in Germania.

Ad idearli fu un medico: Daniel-Gottlieb Moritz Schreber, dal quale presero il nome che, in tedesco, è appunto Schrebergärten.

Propugnatore di un modo di vita sano, all’aria aperta, il medico tedesco è stato l’ideatore del primo “Schreberplatz”, un’area di gioco per i bambini, attorno alla quale furono creati gli orti.

Daniel-Gottlieb Moritz Schreber morì prima d’aver visto realizzate le proprie intuizioni. Tre anni dopo la sua morte, nel 1864 fu il genero Ernst Innocenz Hauschild, direttore di scuola, che rese concreto il progetto assieme a 250 altre persone.

Il modello dei monasteri

Il modello era quello degli orti dei monasteri benedettini, nei quali l’arte della coltivazione ha raggiunto l’apogeo.

I giardini e gli orti dei conventi medioevali erano una sorta di rifugio organizzato. Nei loro giardini paradisiaci i monaci coltivavano ortaggi, piante officinali, spezie, frutti e fiori.

Furono proprio i monasteri i precursori di quelli che poi sarebbero diventati nella seconda metà dell’Ottocento gli Schrebergärten.

Antiche illustrazioni mostrano appezzamenti di terreno monastici affittati a “cittadini obbedienti e timorosi di Dio”.

I giardini operai

Un grande impulso alla loro diffusione fu poi dato in Francia verso la fino dell’Ottocento da un prete, l’abbé Lemire, propugnatore dei giardini operai.

Piccoli pezzi di terra che fornivano importanti integratori alimentari ai più poveri e li tenevano lontani dall’ozio e dall’alcool.

Lavoro e relax all’aria aperta: era questo il motto dell’abbé Lemire, il cui obiettivo era “radicare i francesi alla terra e strappare gli operai al proletariato che li fa marcire”.

L’orto familiare oggi

Fin dall’inizio, il movimento dei giardini familiari si è sviluppata su basi democratiche, che si riflettono nell’organizzazione, basata su associazioni locali, raggruppate in federazioni nazionali affiliate ad una lega internazionale, costituita nel 1926 e che ha sede a Lussemburgo.

Col passare del tempo gli Schrebergärten si sono trasformati in oasi di verde nel mezzo delle città.

La loro presenza migliora la qualità della vita urbana, offre un contatto diretto con la natura, consente la produzione di ortaggi economici e sani, stimola la convivialità ed offre una possibilità d’integrazione agli immigrati.

I giardini familiari: piccoli paradisi che migliorano la qualità della vita urbana.

swissinfo, Sergio Regazzoni

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