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Un’imposta contro gli alcopops

Ogni bottiglia di alcopops peserà molto di più sul portafoglio Keystone

Il prezzo degli alcopops è destinato a crescere. Il parlamento ha approvato lunedì un aumento del 300% delle imposte sulle bottiglie.

Scopo di tanta severità è di dissuadere i giovani dall’abusare di bevande zuccherate ed alcoliche.

Il prezzo di una bottiglia da 2,75 dl passerà da circa 2,50 franchi a quasi 4 franchi. Su ogni bottiglia dovrebbe essere percepita una tassa di 1,80 fino a 2 franchi (rispetto agli attuali 50 centesimi).

In teoria, la tassa potrebbe condurre nelle casse dello Stato 50 milioni di franchi l’anno. Lo scopo non è però fiscale, hanno sottolineato i fautori della misura, approvata lunedì dal Consiglio nazionale (camera del popolo), dopo che era già stata approvata dal Consiglio degli Stati (camera dei cantoni).

Esplosione dei consumi

Si tratta prima di tutto di un problema di salute pubblica che andava risolto rapidamente, vista l’esplosione dei consumi di alcopops. In due anni, il consumo è passato da 2 a 40 milioni di bottiglie l’anno.

Come ha osservato la deputata ecologista Anne-Catherine Menétrey, i produttori di alcopops vogliono “far amare l’alcol a chi non sopporta il sapore dell’alcol”.

Lo scopo sarebbe quello di provocare assuefazione fra i giovanissimi e di farne dei clienti permanenti, ha rincarato la dose il socialista Paul Günter.

La prevenzione passa dal portafoglio

Il consumo di alcol fra i giovani va scoraggiato in tutti i modi, ha affermato anche la ministra di giustizia e polizia Ruth Metzler. E il solo mezzo efficace sarebbe di intervenire sul portafoglio. Fra i giovani vi sarebbe una stretta correlazione tra prezzo e consumo.

“Se un giovane beve solo una bottiglia invece di berne tre perché il prezzo è troppo elevato, è già un successo”, ha confermato il socialista Didier Berberat, portavoce della commissione preparatoria.

Il limite d’età per la vendita (16 anni) non è infatti sufficiente, perché durante le grandi manifestazioni, come gli open air estivi o la recente Festa dei vignaioli di Neuchâtel, i controlli sono pressoché impossibili.

Altre proposte respinte

Le proposte alternative, come un aumento del 100%, il mantenimento dello status quo o il divieto puro e semplice degli alcopops sono state nettamente respinte.

Gli oppositori alla nuova imposta hanno soprattutto sottolineato le disparità di trattamento fra alcolici. “I prodotti a base di vino o di birra non sono sottoposti a questa tassa”, ha ricordato il deputato radicale Pierre Triponez.

Con un aumento del prezzo degli alcopops, il consumo sarà trasferito verso altre bevande, come le birre aromatizzate, ha aggiunto.

Ruth Metzler ha detto che il governo è consapevole che i produttori tenteranno di aggirare la legge e ha promesso vigilanza.

swissinfo e agenzie

2001: 28 milioni di bottiglie di alcopops vendute in Svizzera
2002: 40 milioni di bottiglie
Contenuto alcolico: 6%
Su una bottiglia da 2,75 dl, sarà riscossa un’imposta di almeno 1.80 Fr.

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