Prospettive svizzere in 10 lingue

Un’iniziativa mira a facilitare e armonizzare le procedure di naturalizzazione

passeport suisse
Keystone

Un comitato, insieme ai partiti di sinistra, ha lanciato martedì un'iniziativa popolare per facilitare e standardizzare il processo di naturalizzazione a livello federale. Tuttavia, alcuni Cantoni, come Argovia, vogliono inasprire le condizioni per la concessione del passaporto svizzero. 

Attualmente i Cantoni possono applicare criteri diversi sulle condizioni di naturalizzazione, più o meno esigenti. A questo proposito, Argovia, che ha uno dei regimi più severi, vuole inasprire ulteriormente le condizioni. 

Su proposta dell’Unione democratica di centro (UDC), il Parlamento argoviese ha recentemente votato a favore di requisiti linguistici più severi e di una fedina penale pulita. La consigliera nazionale argoviese dell’UDC Martina Bircher sostiene questa visione. Durante la trasmissione della Radio svizzera di lingua francese RTS La Matinale ha dichiarato che i criteri dovrebbero essere definiti a livello locale. 

“Naturalmente vorrei che altri Cantoni fossero più severi in materia di naturalizzazione. Ma fondamentalmente penso che sia una buona cosa che ognuno possa decidere da solo, perché sono i Cantoni e i Comuni a concedere la nazionalità. Sono più vicini alla gente, conducono direttamente i colloqui. Conoscono i problemi specifici di ogni cantone e sanno a cosa prestare particolare attenzione. Qui in Argovia vogliamo davvero concentrarci sull’aspetto della conoscenza della lingua”. 

Per “criteri equi, misurabili e uniformi” 

Questa disparità tra i Cantoni è criticata dal comitato promotore dell’iniziativa “Per un diritto di cittadinanza moderno”, composto da membri della società civile e dei partiti di sinistra. Per Nadra Mao, membro del comitato dell’iniziativa, i criteri devono essere standardizzati per combattere l’arbitrarietà. 

“Siamo cittadini svizzeri, non cittadini di un Cantone. Dovrebbe essere sufficiente essere integrati, pagare le tasse, parlare una lingua nazionale e non dipendere dal caso per ottenere o meno il passaporto svizzero”, afferma. 

Nadra Mao vuole che “i criteri siano equi, misurabili e omogenei”. In concreto, il testo, lanciato ufficialmente martedì, mira ad armonizzare, rendere più flessibile e accelerare il processo di naturalizzazione in Svizzera. Chiunque abbia risieduto legalmente nella Confederazione per cinque anni e abbia una conoscenza di base di una lingua nazionale dovrebbe avere diritto alla cittadinanza, a condizione che non sia stato condannato a una pena detentiva di lunga durata. 

Rafforzare la democrazia 

Con il 40% della popolazione che non possiede un passaporto con la croce bianca, il comitato ritiene che la semplificazione della procedura di naturalizzazione aumenterebbe la partecipazione e promuoverebbe la democrazia. 

Tra coloro che hanno presentato l’iniziativa “Per un diritto di cittadinanza moderno (iniziativa per la democrazia)” vi sono la consigliera agli Stati Lisa Mazzone (Verdi/Ginevra), la consigliera nazionale socialista Sibel Arslan e il suo omologo Mustafa Atici (entrambi di Basilea Città) e l’ex consigliere agli Stati socialista Paul Rechsteiner (San Gallo). 

Il comitato promotore ha tempo fino al 23 novembre 2024 per raccogliere le 100’000 firme valide necessarie. 

Dagli archivi RSI, uno speciale sulle naturalizzazioni agevolate:

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