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Un marchio per l’educazione

Heinrich Summermatter dell'Ufficio federale della formazione (a sinistra) e André Schlaefli, direttore di eduqua, hanno presentato il marchio lunedì a Berna Keystone

Da un anno il marchio "eduQua" assicura la qualità delle istituzioni che si occupano di formazione continua. In Svizzera sono già stati certificati più di 100 istituti.

La certificazione ufficiale e la relativa attribuzione di un marchio di qualità alle istituzioni che si occupano di formazione permanente, è un progetto lanciato l’anno scorso, dopo 6 mesi di prova nel canton Zurigo, dal Segretariato di stato dell’economia (Seco), dall’Ufficio federale della formazione professionale e della tecnologia (Ufft), dalla Federazione svizzera per l’educazione degli adulti (Fsea), dagli Uffici cantonali della formazione professionale e dagli Uffici cantonali del lavoro.

6 criteri di certificazione

Insieme, queste autorità hanno dato vita ad un marchio di qualità che mette ordine nel complesso mercato svizzero della formazione, che conta diversi attori e una miriade di sistemi di qualità. “eduQua” garantisce il mantenimento di livelli minimi di qualità standard. Esso – ha detto il direttore di “eduQua”, André Schläfli – “è uno strumento decisionale di base per le autorità al momento di concedere sovvenzioni. Nei cantoni Ginevra, Lucerna, Ticino, Vallese, Zugo e Zurigo esso è già obbligatorio. Altri cantoni stanno esaminando la questione”.

Al fine di introdurre trasparenza nel mercato della formazione continua, a tutto vantaggio delle consumatrici e dei consumatori, il marchio “eduQua” costituisce un indicatore che segnala l’ottemperanza a 6 criteri minimi: la corrispondenza dell’offerta alle esigenze dei clienti; l’esistenza di un tasso costante di successo dell’insegnamento (conclusione con profitto dei corsi da parte degli allievi); il contenuto di idee-guida pedagogiche; prestazioni efficienti ed orientate verso la clientela; l’impiego di personale insegnante adeguatamente preparato ed impegnato; l’analisi e lo sviluppo continuo della qualità.

Necessario un livello standard nazionale

La certificazione – valida 3 anni, dopodiché può essere rinnovata – è “un complemento, non una concorrenza ad altri sistemi di promozione della qualità”, ha assicurato Heinrich Summermatter, membro di direzione dell’Ufft. Per esempio, il marchio Iso (uno dei più diffusi e conosciuti), certifica soprattutto la qualità dell’organizzazione e del management, ma non gli aspetti pedagogici e i metodi didattici.

L’Ufft ha fatto svolgere un’indagine sull’accettazione del marchio “eduQua” tra il centinaio di istituti che finora hanno chiesto la certificazione. Il 73 per cento ha giudicato positivamente la procedura di certificazione ed ha considerato giusti i richiesti livelli minimi standard. “Le possibilità che il certificato “eduQua” diventi in futuro uno standard di qualità a livello nazionale” – ha commentato Summermatter – “sono ritenute molto buone. Le istituzioni certificate chiedono che venga fatto conoscere meglio attraverso intense campagne d’informazione”.

Il parere dei consumatori

Anche il Forum dei consumatori, per bocca della sua presidente Katharina Hasler, s’è pronunciato positivamente sul certificato “eduQua”. In questo campo – ha detto la signora Hasler – “i nostri centri di consulenza sono sempre oberati da richieste d’aiuto. Le lagnanze riguardano gli alti costi dei corsi contro cattive prestazioni, insegnanti immotivati ed incapaci, direzione scolastica poco condiscendente, nessuna possibilità di ritiro, ecc.”

Se ora Confederazione e cantoni prendono l’iniziativa “un ampio effetto sarà assicurato”. Per questo – ha aggiunto la presidente del Forum dei consumatori – “salutiamo con favore che “eduQua” venga ampiamente appoggiato. Questo marchio non potrà tuttavia sostituire, ma soltanto facilitare un’accurata scelta autonoma e responsabile” dei consumatori.

Silvano De Pietro

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