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Un rap per uscire dal caos telefonico

I pompieri-cantanti hanno riscosso un successo oltre ogni attesa.

Esasperati dai continui errori degli utenti – che confondono il 118, numero dei vigili del fuoco, con quello del servizio informazioni – i pompieri di Ginevra hanno composto un video rap: il successo supera ogni previsione.

A inizio anno, lo storico 111 (informazioni) è stato infatti sostituito da più numeri che cominciano con le cifre 18.

Una, due, tre, fino a venti e oltre chiamate al giorno da parte di persone che, invece di segnalare un incendio o un allagamento, chiedono ai pompieri della regione di Ginevra il numero di telefono di Pinco Pallino, di una lavanderia o di una pizzeria. «Non si può più continuare così!», si sono detti gli esasperati vigili del fuoco.

Stufi della situazione, e considerato l’intralcio che le linee inutilmente occupate costituiscono in caso di urgenza, i pompieri di Ginevra – in collaborazione con i colleghi di Losanna e Neuchâtel – hanno reagito con senso dell’umorismo e originalità, realizzando un videoclip di tre minuti e mezzo intitolato «118 Projetc’s».

Nel filmato, i pompieri raccontano al suono della musica rap la loro (dis)avventura telefonica, sottolineano vivacemente la differenza tra 111 e 118 e ricordano al pubblico altri due numeri fondamentali: quello della polizia (117) e quello dell’ambulanza (144). Il ritmo è accattivante e il testo incisivo: in pochissimo tempo, il video è stato visto oltre 100’000 volte, suscitando l’interesse di giornali e televisioni svizzeri e internazionali.

Spaesamento numerico

Qual è l’origine di tutta questa confusione? La causa principale del problema risale alla fine del 2006, quando – in seguito a una decisione del Governo – è stato disattivato il 111, da anni il numero da comporre in Svizzera per raggiungere il servizio informazioni sui numeri telefonici.

Nel settore vige ora la libera concorrenza: la medesima prestazione è quindi offerta da diversi operatori, raggiungibili a numeri che iniziano con il 18. Secondo quanto spiegato dai pompieri nella presentazione di «118 Projetc’s», gli utenti e i vigili del fuoco stessi non sono però stati informati in misura adeguata dall’Ufficio federale delle comunicazioni (UFCOM) in merito ai cambiamenti.

A ciò si aggiunge un ulteriore fattore: in Francia, i servizi d’informazione rispondono a numeri che iniziano con il 118; per i numerosi cittadini francesi che vivono e lavorano nella regione ginevrina, il passo verso l’errore è dunque breve. E infatti, stando ai rilevamenti degli addetti al centralino, sono proprio gli stranieri e gli anziani a sbagliarsi più spesso.

Sotto il segno di Santa Barbara

«Ho deciso di sensibilizzare la popolazione in merito al problema del 118, ma mi premeva farlo in maniera simpatica», racconta il capo dei pompieri di Ginevra Raymond Wicky. «Abbiamo la fortuna di avere tra noi diversi giovani che amano esprimersi in maniera creativa fuori dal contesto professionale: ho quindi lanciato l’idea in occasione della festa di Santa Barbara, nostra patrona. Il progetto è poi rapidamente diventato realtà».

Un gruppo di vigili del fuoco volontari ha quindi scritto il testo, ideato la scenografia, cantato e ballato; la musica di «118 Project’s» è stata composta da un ex pompiere, titolare di uno studio di registrazione.

«Se ci fossimo limitati a presentare la questione nel quadro di una classica conferenza stampa, l’impatto sarebbe sicuramente stato minore», commenta Wicky.

Risultati concreti? «Dal momento che la nostra idea è piaciuta a moltissimi giovani, ci auguriamo che riescano a far passare il messaggio ai genitori! È comunque ancora troppo presto per stilare un bilancio, ma nei prossimi mesi seguiremo attentamente l’evoluzione».

Berna si difende

Resta da vedere se la geniale trovata musicale risulterà sufficiente, o se saranno necessarie misure più incisive. Interpellata in merito, la portavoce dell’Ufficio federale della comunicazione Caroline Sauser spiega: «Il problema del 118 è noto, e infatti nel mese di gennaio – nel quadro di un incontro tra rappresentanti dei pompieri e UFCOM – sono stati decisi provvedimenti come il filtraggio tecnico delle chiamate e il miglioramento del messaggio per chi telefona ancora erroneamente al 111».

Tuttavia, sottolinea la portavoce, «la concretizzazione di queste misure non dipende da noi, ma deve essere concordata tra gli operatori telefonici e il proprietario del 118, vale a dire il Coordinamento svizzero dei pompieri».

Inoltre, pur riconoscendo gli indiscutibili disagi legati agli errori, Sauser ricorda che le cifre devono essere contestualizzate. «I servizi d’informazione ricevono milioni di chiamate l’anno: pur considerando un tasso d’errore dell’1%, la stragrande maggioranza delle chiamate è comunque indirizzata al numero corretto», rileva.

112 in vista

Caroline Sauser ha spiegato che l’operazione, oltre che dall’esigenza di concorrenza, risulta da una necessità di standardizzazione a livello europeo. In un secondo tempo, l’obiettivo è però quello di introdurre un numero di emergenza unico – vale a dire il 112, come all’estero – da cui potranno essere smistate tutte le chiamate d’urgenza verso polizia, pompieri e ambulanza.

«In alcune parti della Svizzera questo è già possibile, poiché le centrali d’allarme sono già stata unificate; tuttavia, trattandosi di una competenza cantonale, la situazione non è uguale dappertutto e ci vorrà ancora del tempo», conclude la portavoce.

Non resta quindi che aspettare, cercando di cogliere il lato… musicale della questione.

swissinfo, Andrea Clementi

«118 Project’s» ha comportato 40 ore di riprese e 4 ore di filmati per ottenere un videoclip di circa 3 minuti e mezzo;
gli interpreti principali e i tecnici hanno realizzato il progetto lavorando durante le loro vacanze;
essendo il linguaggio talvolta colorito, è pure disponbile una versione del filmato destinata ai minori;
alla realizzazione hanno partecipato 80 comparse, provenienti dai corpi pompieri;
il videoclip è stato registrato presso la Società svizzera per i diritti degli autori di opere musicali.

Dal 1° gennaio 2007, i servizi d’informazione sugli elenchi nazionali e internazionali possono essere consultati solo chiamando i numeri che iniziano con il 18. Il 111 e i 115x sono infatti stati definitivamente disattivati il 31 dicembre 2006.

Con la messa in servizio nel 2001 dei numeri brevi, che cominciano con il 18, hanno potuto entrare sul mercato nuovi fornitori di questo tipo di prestazione che, fino ad allora, era appannaggio degli operatori di telefonia. Per cercare il numero telefonico di un interlocutore, i consumatori possono scegliere quale fornitore chiamare nell’ambito di un sistema basato, ora, sulla concorrenza.

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