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Una legge per la promozione della pace

Il governo svizzero ha elaborato un progetto di legge per la promozione civile della pace e la difesa dei diritti umani.

Il Consiglio federale intende così dare una base legale ad attività che Dipartimento degli affari esteri svolge già da anni.

“Spero davvero che questo progetto sia approvato dal parlamento, poiché riguarda alcuni fra i compiti principali del ministero degli affari esteri”, dice la radicale Lili Nabholz, presidente della commissione di politica estera del Consiglio nazionale.

Berna investe in effetti 40 milioni di franchi l’anno nella promozione civile della pace e nella difesa dei diritti umani, “senza che queste spese abbiano una base legale formale”, precisa il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) in un rapporto.

Prevedendo un credito di 240 milioni di franchi ripartiti su 4 anni, la nuova legge dovrebbe permettere al DFAE di coordinare a lungo termine il suo impegno in questo campo.

Nel suo rapporto, il DFAE elenca una decina di interventi civili in favore della pace, tra cui ad esempio la mediazione elvetica nella guerra civile sudanese, sfociata nell’accordo di Bürgenstock (canton Nidvaldo) del 19 gennaio 2002.

Azioni locali e internazionali



Il ministero ricorda anche l’invio di esperti svizzeri nello Sri Lanka e in Kosovo, impegnati in programmi di gestione civile dei conflitti e di promozione della pace.

La nuova legge dovrebbe facilitare inoltre l’organizzazione di incontri internazionali, quali la Conferenza delle Nazioni Unite sul commercio illecito di armi leggere, che nel luglio 2001 a New York aveva visto un forte coinvolgimento elvetico.

Altri esempi di azioni in cui la Svizzera è attualmente impegnata e che la nuova legge potrebbe favorire sono lo sminamento in Mozambico e il sostegno alla ricostruzione dello stato somalo.

Processo parlamentare



Approvata dal Consiglio federale nell’ottobre 2002, il testo deve ora affrontare il dibattito nelle commissioni e quindi nel plenum dell due camere del parlamento federale.

Se Consiglio nazionale e Consiglio degli stati daranno il loro accordo, la legge dovrebbe entrare in vigore il 1° gennaio 2004.

swissinfo, Frédéric Burnand

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